Coronavirus, “Italiani, non siate egoisti! Voglio vivere” | Drammatici appelli

In questi giorni di emergenza Coronavirus a lanciare un drammatico appello a tutta Italia sono i malati oncologici Andrea Spinelli e Marta Di Palma

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Coronavirus (Getty Images)

Andrea Spinelli si trova all’ospedale di Pordenone per sostenere l’ennesimo ciclo di chemioterapia per combattere un tumore al pancreas diagnosticato nel 2013. Ciò che si legge sul suo blog è un drammatico appello alla responsabilità di tutti gli italiani alle prese con l’epidemia di Coronavirus: “Essere malati di cancro al tempo del Covid-19 è più difficile che mai. Ve lo chiedo con il cuore, cercate di non entrare a contatto con le persone se non necessario, per lavoro o altro di indispensabile“.

Sulla stessa linea d’onda è Marta Di Palma, altra malata oncologica, con le difese immunitarie basse, ma del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. La donna posta su Facebook il seguente messaggio: “Mi spaventa pensare che per sopravvivere devo sperare che gli italiani non siano egoisti“. Andrea invece, 46enne autore del libro “Se cammino, vivo”, riporta questa sua testimonianza sul suo blog: “Vedete la mascherina che ho sul volto? L’ho avuta grazie alle infermiere. È da venerdì che ne cercavo una, ho girato 5 farmacie, ma non ne ho trovato. Pensateci se vi siete fatti un selfie con una di queste sulla faccia, solo per il gusto di farlo“.

Quanto scrive è diventa poi ancor più drammatico quando aggiunge: “Forse breve sarà possibile provare a mettere un’ulteriore protesi nel mio corpo, e questa volta al duodeno, per regalarmi l’opportunità di andare avanti ancora per un po’“. L’uomo dunque rivela: “Dovrò subire un’operazione e, in caso qualcosa non vada per il verso giusto, potrà essere necessaria la terapia intensiva. I posti però oggi sono pochi e forse si arriverà a una sorta di selezione per prospettiva di vita. Sono giovane, ma ho il cancro al pancreas da sette anni. Sicuramente sarei tra gli ultimi, in caso di scelta obbligata, a essere considerato con speranza di vita“. Perciò prosegue: “Aiutiamo i medici e gli infermieri e aiutiamoci a vicenda“.

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Coronavirus, l’appello alla responsabilità dei malati oncologici | Marta Di Palma: “Ora ci spaventano due bastardi

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Coronavirus (Getty Images)

Altrettanto commovente è quel che scrive Marta: “Avrei tanto voluto restare a casa oggi, invece la diciannovesima chemio mi aspetta. Vorrei tanto che questo post venisse letto da tutte quelle persone incoscienti che se ne vanno scorrazzando per l’Italia, annoiate di restare nelle loro abitazioni, magari sul divano a vedere la tv accoccolati con i figli“.

La donna quindi si sfoga: “Oggi non posso neanche rannicchiarmi sulla poltrona perché devo stare super protetta con i calzanti, non ho toccato nulla da quando sono arrivata, ho il timore anche di guardare le persone negli occhi per paura che possano parlarmi. Ho paura di essere contagiata e che tutti i miei sacrifici fatti da un anno a questa parte vadano in fumo“.

Poi il suo appello: “Io voglio vivere. Quello che mi spaventa è che a differenza del tumore, in cui dovevo confidare nella volontà del Signore, nella medicina e nella mia forza, ora per sopravvivere devo sperare che milioni di persone non siano egoiste e superficiali. È una paura diversa, perché qui non posso lottare solo io, ma lo dobbiamo fare tutti. Per noi pazienti oncologici è tutto più difficile ora, non c’ è un solo bastardo a spaventarci ma ben due“.

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