Non si smette di lottare in tutta Italia contro il Coronavirus. Da Codogno, epicentro dell’epidemia nel nostro Paese, parla un medico in prima linea.
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Andrea Lozzi, medico di base che presta servizio a Codogno, la località in provincia di Lodi ritenuta il punto di inizio della diffusione del Coronavirus in Italia, rilascia parole molto significative in merito all’emergenza attualmente in corso e che ha finito con il coinvolgere il Paese intero. “Servono 15 giorni di lotta intensa, ma possiamo farcela a venirne fuori”. Il dottor Luzzi spiega anche: “Sapere se si è o meno positivi al virus Covid-19 non è così importante. Lo è molto di più conoscere se invece c’è una polmonite in atto. A Codogno oggi, mercoledì 11 marzo 2020, non c’è nessuna nuova diagnosi di sospetta polmonite riconducibile al Coronavirus”.
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Coronavirus Italia, il messaggio di speranza dal medico di Codogno
E questa è una buona notizia, la prima dopo quasi tre settimane di isolamento totale nel comune lombardo. Lì ed in altri comuni della zona rossa iniziale sono stati tanti i sacrifici compiuti dalla popolazione locale e dal personale medico e sanitario delle strutture presenti sul territorio. Le iniziative intraprese dalle autorità locali e regionali sembra stiano ora dando i loro frutti. Provvedimenti spesso molto rigidi ma necessari per il bene comune e per impedire l’ulteriore proliferare del Coronavirus. Intanto si muove anche l’Oms, che per bocca del suo direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesu, fa sapere: “Abbiamo valutato che il Covid-19 può essere definito come una pandemia”. Ormai è emergenza in tutto il mondo. I prossimi mesi metteranno alla prova non solo le nazioni più colpite, come Cina ed Italia, ma anche altri stati del globo.
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