Coronavirus, Borrelli ha annunciato la percentuale delle vittime che non presentavano altre patologie.
Il coronavirus continua a diffondersi velocemente in Italia. Ogni giorno, nel consueto bollettino di Angelo Borrelli, il numero di casi positivi al nuovo Covid-19 e di decessi aumenta vertiginosamente. Un paio di giorni fa il capo del dipartimento della protezione civile rilasciò alcune dichiarazioni interessanti. “I decessi non sono da coronavirus. Tengo a precisare che i deceduti, tra le varie patologie, avevano anche il coronavirus”. Le parole del commissario hanno suscitato rabbia al virologo Burioni, convinto della letalità del nuovo virus anche per pazienti senza altre patologie. Ed oggi, infatti, Borrelli ha in parte corretto il suo messaggio: “Il 78% dei deceduti aveva anche altre patologie”. Facendo due conti, è facile capire come il 22 per cento dei deceduti non avevano altre patologie.
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Coronavirus, le parole di Borrelli e la rabbia di Burioni
Il noto virologo Roberto Burioni ha rilasciato un post su Twitter in cui ha espresso tutta la sua rabbia. “La prossima volta che sentirò usare l’espressione ‘è morto con il coronavirus non per il coronavirus sfiderò la protezione civile a farmi accedere ai dati clinici dei pazienti deceduti per capire se questa affermazione è vera oppure se è una criminale minimizzazione”. L’esperto ha attaccato in diverse occasioni il governo e gli organi per aver minimizzato troppo l’epidemia nelle scorse settimane.
La prossima volta che sentirò usare l’espressione “è morto con il coronavirus non per il coronavirus” sfiderò la Protezione Civile a farmi accedere ai dati clinici dei pazienti deceduti per capire se questa affermazione è vera oppure se è una criminale minimizzazione.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 10, 2020
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