Il governatore della Lombardia ieri sera ha commentato il Dpcm emanato dal governo: “Il coronavirus si può contrastare solo con misure rigorose”
Un plauso alla scelta del governo Conte in materia di coronavirus arriva subito dal governatore della Lombardia Attilio Fontana. “Ha prevalso il buon senso. Il coronavirus si può contrastare solo con misure rigorose”, queste le primissime parole dette dal presidente regionale subito dopo l’annuncio del premier dell’entrata in vigore, da oggi, di nuove serratissime misure per contenere la diffusione del Covid-19.
“Sono certo che non solo i lombardi, ma tutti gli italiani, valuteranno positivamente questo provvedimento – ha continuato Fontana – Con la consapevolezza che i sacrifici di oggi sono necessari per ripartire più forti domani“. Un messaggio che dice chiaramente come le nuove restrizioni in Lombardia sono ben accolte.
Del resto era stato lo stesso Fontana a chiedere direttamente al Governo di inasprire maggiormente le restrizioni già in vigore. Bene che l’Italia sia “zona protetta” ma è necessario maggiore rigore aveva detto il governatore, sostenuto dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che formalmente avevano chiesto a Conte la serrata totale. Unica alternativa questa, secondo gli amministratori lombardi, non solo per contenere il virus ma anche per preservare la tenuta del sistema sanitario, già messo a dura prova. Non è passato molto tempo e il suo appello, sostenuto anche da Veneto e Piemonte, è stato accolto e attuato.
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“L’unica medicina è la riduzione del contagio attraverso la riduzione delle situazioni che possono favorire la trasmissione del virus” hanno precisato più e più volte Fontana e Gallera da Palazzo Lombardia. Fino a ieri sera, infatti, hanno inviato l’appello a tutti i sindaci lombardi alla serrata totale degli esercizi commerciali. Chiusura h 24 per tutti i tipi di negozi ad eccezione di quelle di prima necessità come alimentari e farmacie. Tutto il resto, al momento, è alquanto superfluo hanno spiegato gli amministratori e non fa altro che creare occasione di assembramento.
Conte, nel suo messaggio di ieri sera in diretta tv su tutte le reti, ha spiegato che serve un ulteriore sacrifico da parte degli italiani, un sacrificio che ci vedrà un po’ più distanti oggi per essere più vicini e forti domani. Il premier ha elencato nello specifico quali saranno da oggi gli esercizi commerciali aperti. Oltre ad alimentari e farmacie, serrande alzate anche per tabaccherie ed edicole, banche, poste, servizi assicurativi e aziende agroalimentari.
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