Saranno ben diecimila al giorno i tamponi che effettuerà la Regione Veneto per individuare anche i pazienti asintomatici affetti da Coronavirus
I contagi da Coronavirus sono in crescita anche nel Veneto. Una situazione in evoluzione, di fronte alla quale governatore Luca Zaia ha messo in atto “misure sanitarie più stringenti, un isolamento di massa che disporrò con un’ordinanza. Isoleremo tutti i contatti dei positivi“. Tutto questo grazie a un nuovo campionamento diffuso in collaborazione con l’Università di Padova, che a Vo’ lo scorso weekend ha effettuato un nuovo screening della popolazione trovando altri sette nuovi casi positivi sui 2.500 test compiuti.
Lo rivela il professor Andrea Crisanti, a capo dello studio condotto dall’Università di Padova e responsabile del laboratorio di Microbiologia e Virologia: “Non lo sapevano perché sono asintomatici. Sono già in isolamento a casa, come i loro contatti. La chiusura di Vo’ a zona rossa e il controllo di tutti gli abitanti hanno abbattuto la diffusione del virus dal 3% al 2 per mille e inoltre il 60% dei positivi a dieci giorni risulta guarito, evento raro. Ciò significa che se non facciamo il test a tutti non ne usciamo“.
La nuova campagna avrà ad oggetti individui che ricoprono funzioni pubbliche, ad esempio sanitari, forze dell’ordine, soldati, persone che contattano telefonicamente il numero verde regionale 800.462340 o al 1500 nazionale per riportare sintomi sospetti e tutti i soggetti a loro vicini nonché i cittadini della regione con polmoniti anche se collegate a influenza stagionale.
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Coronavirus, il piano della Regione Veneto per scovare i pazienti asintomatici
Crisanti aggiunge: “Partiamo dai cluster più importanti di Padova (284), Treviso (185) e Venezia (179), ma coinvolgeremo anche il focolaio di Verona (110), da spegnere subito. Il nostro laboratorio può analizzare 2mila campioni al giorno e un altro ne attiveremo all’ospedale di Schiavonia, per arrivare a 6mila. Ogni altra provincia ne avrà uno proprio, per arrivare a 10mila test al giorno in Veneto“.
Si punta a compiere 100mila tamponi nel giro di dieci giorni. Questi tamponi saranno acquistati dalla Regione distribuiti a équipe selezionate in ogni provincia. Crisanti prosegue: “Chiederemo all’Università di Padova di aiutarci a reclutare ricercatori ed esperti in biologia molecolare“. Gli spostamenti delle équipe avverranno su dei pullmini fornito di attrezzature adeguate. Si comincerà dall’elenco dei casi positivi asintomatici e dunque in quarantena domiciliare, fornita dalla Regione, saranno sottoposti a tampone dai medici loro e ogni contatto.
Come riporta il ‘Corriere del Veneto‘, non si tratta quindi solo familiari, amici e colleghi di lavoro ma anche i condòmini del palazzo in cui abitano e i residenti delle case vicine. Potrebbe essere dunque una specie di transennamento temporaneo «a fisarmonica» delle zone in cui si svolgerà lo screening. L’obiettivo è quello di cominciare prima del 15-20 marzo, nel momento in cui, stando alle proiezioni degli esperti di Azienda Zero, gli attuali 450 letti di Terapia intensiva, attualmente occupati per circa l’80%, potrebbero essere riempiti per intero in quanto, oltre ai pazienti da Coronavirus, ci saranno anche i malati ordinari. Soltanto nella giornata di ieri sono stati ricoverati ulteriori 13 infetti, per un totale di 81. Zaia infine dichiara: “Abbiamo un piano per le Terapia Intensive, che stiamo potenziando da metà marzo l’incremento degli ingressi sarà radicale“.
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