Emergenza coronavirus, ecco lo studio dei ricercatori del Maryland sulla relazione tra clima e diffusione del nuovo covid-19.
Il Coronavirus continua a diffondersi velocemente nel mondo. Nella giornata di ieri, l’organizzazione mondiale della sanità ha definito pandemia il nuovo Covid-19. Il virus è una minaccia molto potente e giorno dopo giorno aumenta il numero dei casi positivi e dei morti. In molti attendono con ansia la stagione estiva ma al momento non c’è alcun segnale che indica che questo nuovo virus sparirà con il caldo. I ricercatori del Maryland, tuttavia, hanno effettuato uno studio in cui hanno analizzato le condizioni climatiche e le latitudini in cui questo nuovo virus si sviluppa maggiormente.
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Lo studio dell’Università del Maryland è ancora in fase di revisione ma analizza un punto importante della questione, ossia il rapporto tra clima e coronavirus. Il “Temperature and Latitude Analysis to Predict Potential Spread and Seasonality for COVID-19″ spiega come le malattie infettive seguano uno schema stagionale. Anche la semplice influenza si ripresenta ogni anno nello stesso periodo per poi scemare nei mesi più caldi. Il coronavirus si diffonde con facilità nei paesi in cui le temperature medie si aggirano tra i 5 e i 12 gradi. L’epidemia è partita da Wuhan lo scorso gennaio: nel mese è stata calcolata una temperatura media di 6,8 gradi. In Corea del Sud e Giappone il “termometro” non ha mai superato i 12 gradi. Le temperature medie di Piacenza, Lodi e Teheran (Italia e Iran sono tra i primi paesi del globo con casi positivi) sono state pari a 7,8 gradi. Per fare un esempio, un paese caldo come la Thailanda ha registrato appena 59 casi positivi di fronte ad una popolazione di 70 milioni di abitanti. Anche in Indonesia e a Singapore, nonostante la grande presenza di manager provenienti da tutto il mondo e di turisti, i casi positivi sono stati complessivamente poco più di 200 (nei due paesi asiatici la temperatura è superiore ai 32 gradi). Nei luoghi freddi come la Russia, in cui le temperature medie non superano i 3 gradi, il virus non si diffonde con facilità. I dati dello studio sembrano mostrare una potenziale relazione tra temperature e diffusione del Covid-19. Al momento, però, questa relazione è soltanto un’ipotesi e serviranno altre verifiche.
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