Coronavirus e solidarietà: la sarta che cuce mascherine di notte e le regala

Coronavirus come usare mascherina attenzione
Mascherina Coronavirus (Getty Images)

Gallipoli, Irene Coppola è la sarta che cuce circa mille mascherine con un tessuto particolare per regalarle a chi ha bisogno

Gallipoli, Irene Coppola è la sarta che cuce circa mille mascherine con un tessuto particolare per regalarle a chi ha bisogno. Il sentimento di grande generosità nei confronti del prossimo oltre alla voglia di sentirsi utile, e poi la passione, quella che trasuda e si taglia, è il caso si dire, con le forbici, nel momento in cui si entra nel suo laboratorio zeppo di stoffe, di cotoni, di amore. Irene ha pure pensato a delle mascherine realizzate con una tipologia particolare di tessuto, la pelle d’uovo, che le rende sterilizzabili e dunque riutilizzabili se bollite. “Sono fatte di un materiale sterilizzabile come ai vecchi tempi”, ha scritto la stilista. Che, da quando ha pubblicato l’annuncio sui social, è stata subissata dalle richieste. E’ bene ricordare, però, che solo le mascherine con filtro risultano efficaci al 100 per cento per fermare il virus: “Io ne vorrei due per i miei genitori”, “Io ho due sorelle con gravi patologie che non trovano le mascherine da nessuna parte”, “Come posso fare per averle?”. E così, la stilista salentina si è messa a lavoro nel suo laboratorio. Ha continuato a confezionarle anche di notte: “Sono stanca ma molto soddisfatta – ha scritto l’11 marzo alle 3,30 – pronta per donare le mascherine. Tutti uniti ce la faremo”. Oggi 12 marzo, dopo l’incessante lavoro notturno, ha annunciato di aver raggiunto le mille mascherine realizzate. E, alle 9, è pronta per consegnarle. “Coronavirus, noi non ti temiamo”.

La sarta che cuce gratis, migliaia di richieste

Le Richieste le arrivano senza soluzione di continuità. Ora il suo laboratorio è subissato di buste con pezzi di stoffe ma anche donazioni. Irene taglia cuce stira, con due stirelle sempre accese giorno e notte, mentre sul suo telefono si accavallano i messaggi che nemmeno riesce a leggere. Ad aiutarla ora è anche la sua mamma, sarta anche lei, che lavora da casa, mentre in laboratorio si fa aiutare dalla nuora. Ormai si parla di migliaia di richieste: bar, pizzerie, caseifici. Come nella migliore delle tradizioni non mancano poi le richieste bizzarre, me le fai colorate?, ma le fai maschili e femminili? Qualcuno le vuole in pendant con i vestiti.

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Mascherina Coronavirus (Getty Images)

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