Coronavirus, intubato un ragazzo di 23 anni. Il padre addolorato pubblica una lettera:”Ricoverato tardi. Mi sento responsabile”
A Cremona un ragazzo di 23 anni è stato ricoverato il 10 marzo a causa del Covid-19 ed ora è in terapia intensiva. “Quello che mi ha provato oggi è stato intubare un ragazzo di 23 anni con una polmonite bruttissima. Ha un quadro respiratorio pessimo“. Le parole al tg 1 dell’infermiera Francesca Mangiatordi hanno toccato l’animo del padre che attraverso una lettera pubblicata dalla provincia di Cremona spiega:”Stefano è stato ricoverato tardi, ma io e mia moglie ci sentiamo responsabili. Vorrei spiegare che lui non è uno che partecipa alla movida o frequenta i locali disinteressandosi delle indicazioni delle autorità – continua – ma che probabilmente ha contratto il virus quando mi ha accompagnato al pronto soccorso di Cremona il giorno venerdì 21 febbraio scorso”.
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Coronavirus, il racconto del padre
Secondo il racconto, il ragazzo avrebbe contratto il virus dopo aver accompagnato in ospedale il padre che aveva una colica renale. Dopo qualche giorno l’uomo ha avuto la febbre che è passata in 10 giorni. Tutta la famiglia per sicurezza si è messa in quarantena volontaria, anche il figlio che poi ha iniziato a star male. “Il nostro medico ci ha detto di aspettare e cercare di controllare la febbre con il paracetamolo, la stessa indicazione della guardia medica fino a ieri quando abbiamo deciso di allertare il 118 che lo ha ricoverato -aggiunge – io e mia moglie ci sentiamo responsabili delle gravi condizioni di nostro figlio“. Le condizioni del ragazzo ora sono gravi, non resta che attendere e sperare che tutto si risolva per il meglio.
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