L’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta ed il giocatore del Chelsea Callum Hudson-Odoi sono risultati positivi al tampone per il coronavirus, si ferma la Premier League.
Nei giorni scorsi, il difensore della Juventus Daniele Rugani e l’attaccante della Sampdoria Manolo Gabbiadini avevano reso noto di essere risultati positivi al tampone per il coronavirus, adesso si registrano i primi due casi in Premier League. Si tratta dell’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, e del giocatore del Chelsea Callum Hudson-Odoi. Ciò considerato la Premier League ha deciso di sospendere il campionato, rinviandone il prosieguo al 4 aprile prossimo.
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Coronavirus, positivi al tampone Arteta e Hudson-Odoi: Arsenal e Chelsea in quarantena, sospesa la Premier League
Anche la Premier League è stata colpita dal Covid-2019. Dopo i primi due casi di contagio in Italia, Rugani e Gabbiadiani, l’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta ed il giovane attaccante del Chelsea Callum Hudson-Odoi sono risultati positivi al tampone per il coronavirus. A comunicare la positività del tecnico spagnolo, ex assistente di Pep Guardiola al Manchester City, come riporta Leggo, è stato l’Arsenal attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito. “Il nostro centro di formazione Colney di Londra -ha reso noto la società inglese- è stato chiuso dopo che il capo allenatore Mikel Arteta è risultato positivo al COVID-19. Il personale dell’Arsenal che ha recentemente avuto stretti contatti con Mikel ora si autoisolerà in linea con le linee guida sanitarie del governo. Sarà un numero significativo di persone provenienti da Colney, incluso l’intera prima squadra e il personale di coaching, nonché un numero minore di persone della nostra Hale End Academy. Ci aspettiamo che coloro che non hanno avuto stretti contatti con il tecnico tornino al lavoro nei prossimi giorni. Nel frattempo i nostri centri di formazione di Colney e Hale End subiranno una pulizia profonda e le altre sedi dei nostri club funzioneranno normalmente“.
Anche per quanto riguarda Hudson-Odoi a comunicare il risultato del test è stata la società che ha annunciato l’entrata in quarantena e la chiusura parziale del centro di allenamento Cobham. “Coloro – scrive il Chelsea sul proprio sito- che hanno avuto recenti contatti ravvicinati con il giocatore si autoisoleranno in linea con le linee guida sanitarie del governo. Questi includeranno inizialmente l’intera squadra della squadra maschile, il personale tecnico e un certo numero di personale dietro le quinte“.
Per queste ragioni l’amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, questa mattina alle 10 reso noto che il campionato è stato sospeso. Si riprenderà a giocare, salvo nuove disposizioni, il 4 aprile. Ora, il compito più arduo sarà quello di cercare di riorganizzare il calendario delle sfide.
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