Coronavirus | Prete positivo a Barletta | Trema la città

Coronavirus, sacerdote di Barletta positivo: le sue condizioni sono buone. Trema tutta la città pugliese. Salgono a 158 i casi nella Regione.

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Prete – Foto Instagram da https://www.instagram.com/p/B9pHyZyKEpK/

Paura a Barletta, città della Puglia dove un sacerdote è risultato positivo al coronavirus. Le sue condizioni, stando a quello che riporta il portale Barlettaviva sono buone, ma ora a tremare è la città. Si starebbe cercando di ricostruire tutti i movimenti del sacerdote per individuare le persone con cui il religioso sarebbe entrato in contatto.

Coronavirus: prete positivo a Barletta, si temono altri contagi

Come fa sapere Barlettaviva, il sacerdote della Santissima Trinità in Barletta, è risultato positivo al coronavirus. Il sacerdote, dopo aver accusato i primi sintomi il 4 marzo, sarebbe stato in isolamento fino al 12 marzo quando è stato ricoverato presso il reparto di malattie infettive di Bisceglie. Le condizioni del sacerdote, a quanto si apprende, sono buone. Il sacerdote non è in terapia intensiva e risponde bene alle cure dei sanitari.

Nella città pugliese, ore, c’è preoccupazione per il numero di perdone con cui il sacerdote potrebbe essere entrato in contatto prima ancora che i sintomi si manifestassero. Nel frattempo, i contagi nella regione Puglia salgono a 158. Nella giornata di oggi, venerdì 13 marzo, come fa sapere il bollettino della Regione, sono risultate positive 50 persone:12 in provincia di Bari, 8 nella Bat (Barletta – Andria – Trani), 4 in provincia di Brindisi, 18 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce e 2 in provinci di Taranto.

Sul territorio nazionale, invece, in base all’ultimo bollettino della Protezione Civile, ci sono 14.955 malati, 2.116 in più di ieri. Il numero complessivo dei contagiati comprese le vittime e i guariti ha raggiunto i 17.660. 1.439 sono le persone guarite in Italia mentre le vittime sono 1.266.

Il nostro messaggio ai Paesi – ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore dell’Oms – continua ad essere che è necessario adottare un approccio globale. Non bastano i test da soli. Non basta tracciare i casi. Non bastano le quarantene e tenere le distanze tra le persone. Fate tutto questo”.

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(Getty Images)
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