Ad oggi soltanto il farmaco anti-artrite riesce a provocare dei netti miglioramenti. Le ultime statistiche illustrate dal dottor Paolo Ascierto
La lotta al coronavirus si combatte su due fronti: in prima fila medici e infermieri, dietro le quinte chi cerca di trovare la cura giusta. Ad oggi soltanto il farmaco anti-artrite riesce a provocare dei netti miglioramenti. La Roche ha dato la sua disponibilità a fornire gratis all’Italia il farmaco. Ne ha parlato al Mattino il medico che ha avuto l’intuizione: “Da sabato abbiamo trattato sei pazienti tutti intubati. Di questi, tre hanno avuto un miglioramento importante. Il primo paziente ha evidenziato segni di miglioramenti alla Tac di controllo effettuata ieri sera». Così Paolo Ascierto, direttore dell’unità di immunologia clinica del Pascale, fa il punto della situazione sull’uso all’ospedale Cotugno di Napoli del Tolicizumab, l’anticorpo monoclonale utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide sulla polmonite indotta dal coronavirus. Si ipotizza di stubare il paziente se rimarrà stabile.
Le ultime statistiche, il livello dei ricercatori
La scienza e la medicina sono fondamentali per la società. L’apporto indispensabile dei ricercatori nella lotta al coronavirus conferma ulteriormente l’eccellenza dei nostri scienziati. Bene che l’Aifa abbia accolto l’appello dei medici del Pascale di Napoli, del quale anche io mi ero fatta promotrice, estendendo l’utilizzo del farmaco antiartrite Tocilizumab, che sta dando segnali incoraggianti di efficacia sui pazienti affetti da Covid-19. Un passo in avanti nel contrasto all’epidemia e un segnale importante per i tanti contagiati e i loro familiari. Così come per il personale sanitario, in prima linea da giorni nel gestire l’emergenza». Lo afferma Laura Garavini, presidente della commissione Difesa del Senato. «In questi anni – prosegue – troppo spesso si è messo in dubbio la veridicità della scienza e della medicina. L’Italia invece vanta nella ricerca competenze e professionalità di indiscutibile livello, che ora in tanti, senza eccezioni, stanno riscoprendo. Oggi questa epidemia mette finalmente a tacere tutte le teorie infondate alle quali troppi, colpevolmente, hanno strizzato l’occhio».
Leggi anche > Cinema, la novità a causa del covid
Leggi anche > Coronavirus, l’allarme negli ospedali