Il farmaco anti-artrite viene usato per trattare le complicanze causate dal coronavirus. Da Napoli il dottor Ascieto si dice fiducioso aspettando l’inizio del trial di Aifa sul farmaco
In un momento così incerto su tutto ciò che riguarda il coronavirus, in fondo al tunnel nero si accede un barlume di speranza. “Molto presto inizierà il trial dell’AIFA, al tempo stesso ci sarà anche la raccolta dati pazienti. Sono stati dispensati 600 trattamenti, è una guerra ma ce la faremo”. Queste le parole del direttore dell’unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli Paolo Ascierto, l’oncologo che nel capoluogo partenopeo sta sperimentando il farmaco anti-artrite sui pazienti affetti da coronavirus.
Un lavoro di squadra quello portato avanti da Asciero che sta lavorando insieme al direttore della Uoc di Oncologia dell’azienda ospedaliera dei Colli, Vincenzo Montesarchio. I due stanno usando il farmaco Tocilizumab per trattare le complicanze causate dal coronavirus. E questo apre delle buone speranze: “Le condizioni di tre pazienti su sei – ha spiegato Asciero – sono considerevolmente migliorate e uno di loro sarà presto estubato”.
“Tutto questo è stato possibile anche grazie alla rete che noi dell’istituto Pascale di Napoli insieme all’ospedale Cotugno – ha continuato l’oncologo – abbiamo stretto con i reparti di rianimazione e infettivologia di un gran numero di ospedali di tutta Italia, per condividere rapidamente informazioni sui pazienti e sulle risposte alla terapia”.
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Farmaci sperimentali, uniche armi contro il coronavirus
In attesa del vaccino contro il coronavirus, al quale si sta lavorando in tutto il mondo, i farmaci sperimentali restano al momento le uniche armi in mano ai medici. Su di loro è puntata tutta l’attenzione. Napoli si è mossa in prima linea e non si ferma con la sperimentazione. “Intanto continuiamo senza sosta a raccogliere dati in attesa dell’approvazione AIFA del protocollo sperimentale per l’uso di Tocilizumab” ha concluso speranzoso il direttore dell’unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli.
Il Tocilizumab è l’anticorpo monoclonale usato normalmente per l’artrite reumatoide. Ora usato come farmaco sperimentale contro il coronavirus è l’unico che riesce dare un barlume di speranza. La sua casa di produzione, la Roche ne ha annunciato la cessione gratuita. Ora l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco che si occupa dell’attività regolatoria dei farmaci in Italia, sta valutando i risultati per dare il via libera al trial. La sperimentazione partita dalla Cina è stata accolta anche nel nostro Paese e per ora i risultati sono stati definiti dagli esperti “molto incoraggianti”.
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