Il Distretto Ligure delle Tecnologie del Mare ha reso operativo un laboratorio che si occuperà dell’analisi di dati ed elaborazione degli stessi relativi alla presenza di microplastiche nelle acque.
Una sperimentazione in difesa dell’ambiente quella attivata dal Distretto Ligure delle Tecnologie del Mare. Quest’ultimo ha, infatti, reso operativo un laboratorio che si occuperà dell’analisi di dati ed elaborazione degli stessi relativi alla presenza di microplastiche nelle acque marine. La presenza del tossico materiale in particelle di microscopica grandezza è, infatti, una delle più grandi fonti di inquinamento: finendo nelle acque diventano praticamente il nutrimento della fauna marina.
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Un laboratorio di pochi metri al cui interno, però, sarà presente numerosa strumentazione che farà compiere un passo in avanti alla ricerca in difesa dell’ambiente. Un passo in avanti nella lotta alle microplastiche all’interno delle acque: una piaga che purtroppo sta conducendo la fauna marina a cibarsi proprio del nocivo materiale. Questo il progetto appena inaugurato, riporta La Repubblica, dal Distretto Ligure delle Tecnologie del Mare.
Sarà un laboratorio dotato di tecnologie all’avanguardia: telecamere digitali, sensori per monitorare i principali valori dell’ambiente marino, quali temperatura, salinità delle acque e velocità delle correnti. Sono state installate anche gabbie speciali per studiare tempi di degradazione delle plastiche e quanto l’ecosistema impiega per assorbire le sostanze. Il laboratorio è allocato 10 metri sotto il livello del mare e funzionerà 24 ore su 24 senza sosta. Stando a quanto riporta La Repubblica, i dati raccolti saranno elaborati, poi da ulteriori esperti.
Il Dipartimento, infatti, da lungo tempo collabora con numerosi enti per la difesa dell’ambiente come l’Enea, il Cnr e l’Istituto idrografico della Marina. Ad aggiungersi in questo particolare frangente ci saranno anche, riporta La Repubblica, il Comune di Lerici, la Regione Liguria e la cooperativa dei miticoltori associati.
Lorenzo Forcieri, presidente del Distretto Ligure delle Tecnologie del Mare ha parlato del progetto: “Il laboratorio sottomarino è posto proprio vicino all’impianto di allevamento dei mitili, nella baia di Santa Teresa, fra Lerici e La Spezia — riporta La Repubblica — Già lo scorso anno abbiamo posizionato un primo impianto al largo delle Cinque Terre, a una profondità di 600 metri, ora partiamo con questo, particolarmente sofisticato e da cui ci attendiamo risultati importanti – conclude Forcieri- nella lotta all’inquinamento“.
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