Duro attacco alle precedenti gestioni della sanità pubblica da parte del sindaco di Napoli De Magistris: “Hanno fatto affari con la sanità”
“Sarebbe utile che non ci fossero provvedimenti distonici tra governo e Regioni. Chi ne paga le conseguenze è il cittadino che non sa con certezza quali comportamenti siano consentiti e quali no. L’autorevolezza di un Paese si vede soprattutto in questi momenti”.
L’affondo di Luigi de Magistris, pubblicato in un post su Facebook. Le dichiarazioni del sindaco, tra l’altro, arrivano dopo un comunicato a firma di Dema, il partito fondato da de Magistris, inviato, ai giornali, e poi smentito subito dopo, con considerazioni molto pesanti contro il governatore Vincenzo De Luca che “in barba a tutti i decreti dello Stato nega di fatto la libertà di circolazione di tutti”. Decisione bollata come “atto autoritario e Stato di polizia e in quanto tale inaccettabile”. Nota poi ritirata: “È stato un errore – spiega il vicesindaco e responsabile nazionale di Dema, Enrico Panini – erano delle mie riflessioni personali inviate a una ristretta cerchia di persone che per un errore sono diventate un comunicato inviato all’esterno”. Nessun dubbio, invece, sul fatto che de Magistris abbia voluto lanciare messaggi critici a De Luca nel suo post: “Il terrorismo psicologico di questi giorni è nefasto anche per chi lavora. Preserviamo la necessaria serenità mentale.
Poi un altro duro atto di accusa: “Abbiamo pochi medici, soprattutto di rianimazione, e pochi infermieri. Hanno lasciato i nostri eroi (che stanno dando il massimo con competenza, coraggio, passione e umanità) a combattere con un esercito non grande e con poche armi. Ecco perché dobbiamo adesso noi tutti ridurre gli effetti del contagio altrimenti un virus di per sé poco letale, seppur molto aggressivo e contagioso, rischia di fare un bilancio drammatico per mancanza di posti letto dovuta ad evidenti responsabilità politiche e istituzionali – aggiunge – coloro che hanno smantellato la sanità pubblica, che hanno fatto affari con essa, che hanno prevalentemente favorito interessi privati, sono criminali“.
Il primo cittadino invita i concittadini a seguire quanto indicato dal governo: “Per chi viola le norme ci sono i controlli – aggiunge il sindaco – le forze di polizia, che ringrazio, stanno facendo moltissimo. Chi deve uscire rispetti le cautele indicate dal governo. In particolare, metro di distanza e nessun assembramento. Essere distanti oggi ci fa sentire più uniti perché vuol dire che ci stiamo difendendo bene. Stiamo vicini a tutte le persone che devono uscire per lavorare, senza di loro non ce la faremmo. Non potremmo curarci, bere, mangiare, avere luce, linee telefoniche ed internet, raccogliere i rifiuti, avere soldi per la spesa, possedere i mezzi necessari per affrontare questa tragedia. Ed altro ancora. In Cina all’inizio dell’epidemia, prima della costruzione di 14 ospedali in 15 giorni, le persone morivano in casa perché le strutture non potevano accoglierle. Allora fate presto, emanate provvedimenti per assicurare mezzi e attrezzature a chi combatte per salvare vite umane e posti letto a chi deve essere curato. È qui che vogliamo vedere capacità e autorevolezza. Gente di Napoli, dal grande cuore, restate a casa e sosteniamo chi deve lavorare. Uniti si vince e noi vinceremo, ne sono certo.
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