Coronavirus, l’epicentro si sposta: nuova conferma

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(Getty Images)

Il coronavirus sta spostando il suo raggio d’azione sempre di più. L’epicentro si sposta, da oriente a occidente. Dopo la Cina anche la Corea del Sud

Il coronavirus sta spostando il suo raggio d’azione sempre di più. L’epicentro si sposta, da oriente a occidente. Dopo la Cina, infatti, è la Corea del Sud a vivere un calo dei contagi. Il picco è alle spalle anche per i “cugini” coreani. Domenica i nuovi casi di coronavirus in Corea del Sud sono scesi ancora a 74 dai 76 di sabato, fissandosi ai minimi di oltre tre settimane. Il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha fissato il totale dei contagi a quota 8.236, di cui 75 decessi e 1.137 dimessi dagli ospedali. Circa il 61% delle infezioni accertate sono riconducibili alla Chiesa di Gesù Shincheonji, setta religiosa di base a Daegu. In calo anche Pechino, a confermare la tendeza dello spostamento dell’epicentro del virus da est a ovest del mondo. “La Cina ha consolidato sempre più la tendenza positiva della situazione epidemica”, ha dichiarato la portavoce del Cns, Mi Feng, affermando che, in base alle stime attuali, la maggior parte delle località del paese corre “un basso rischio di diffusione del virus”.

L’epicentro si sposta, ma prosegue la tensione Usa-Cina

Proseguono gli attacchi a distanza e la tensione diplomatica tra Cina e Usa. Il dipartimento di Stato americano ha convocato ieri l’ambasciatore cinese a Washington. Ha voluto esprimere la propria protesta. Il motivo riguarda la scelta di Pechino di attribuire la diffusione del Coronavirus ai soldati Usa che hanno partecipato ad ottobre, nella città di Wuhan al Military World Games. “Diffondere ipotesi simili è ridicolo e pericoloso”, ha reso noto nelle ultime ore un diplomatico d’oltreoceano, che ha chiesto l’anonimato, respingendo le accuse della controparte. Donald Trump ha elogiato comunque la scelta, dell’ omologo del gigante asiatico Xi Jinping, di “condividere i suoi dati” in merito al Covid – 19 con la comunità internazionale. La polemica sembra non riguardare in modo diretto, almeno per il momento, i Capi di stato delle due superpotenze al fine di non intaccare la cooperazione instaurata. La collaborazione è fondamentale infatti per superare la grave emergenza sanitaria in corso a livello mondiale.

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Ospedali con Covid-19 (Getty Images)

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