Bruno Barbieri racconta il dolore che sta causando il coronavirus a Medicina, il suo paese: “sono morte persone che conoscevo”.
Bruno Barbieri affida all’Ansa il dolore per Medicina, il suo paese in cui vivono la madre di 83 anni, le sorelle e i familiari. Il paese nel bolognese è stato chiuso per l’alto numero dei contagi da coronavirus e il famoso chef condivide il suo grande dolore per la situazione che sta vivendo non solo Medicina, ma tutta l’Italia.
Coronavirus, il dolore di Bruno Barbieri: “sono morte persone che conoscevo”
Bruno Barbieri non nasconde l’ansia, ma soprattutto il dolore per l’emergenza coronavirus che sta vivendo Medicina, il paese in cui è nato e in cui il numero dei contagi, così come nel resto d’Italia, continua ad aumentare.
“Mia madre di 86 anni, le mie sorelle, i miei familiari sono residenti a Medicina. Li sento sempre, più volte al giorno, per sapere come stanno. Manco da mesi, sono provato: la situazione è molto grave – ha detto lo chef ai microfoni dell’Ansa – In questi giorni sono morte persone che conoscevo, sono addolorato. Mai come in questo momento bisogna stare uniti e, soprattutto, rimanere a casa. I medicinesi sono tosti, coraggiosi, supereranno anche questo momento”.
Bruno Barbieri, poi, consapevole di quanto sia grave la situazione in Italia, invita tutti a rispettare le norme decise dal Governo per aiutare medici e infermieri che, in questo momento, sono in prima linea per combattere il Covid-19.
“In questo momento di grande difficoltà dobbiamo rimanere nelle nostre condizioni, a costo di mangiare una ciotola di riso al giorno. Dobbiamo essere responsabili anche per rispettare il lavoro instancabile dei medici e degli infermieri. Bisogna imitare la Cina e chiudere tutto, evitare che si diffondano i contagi”.
Lo chef, infine, si è detto certo che il suo paese ce la farà: “La comunità di Medicina ha una grandissima forza di volontà”.