Coronavirus Italia: morti due dipendenti delle Poste nel Bergamasco. L’appello della Cigl: “chiudete gli uffici postali”, video.
Bergamo è la provincia italiana più colpita dal coronavirus. Il sindaco Giorgio Gori, con 3.760 casi- 344 solo nelle ultime 24 ore, l’ha definita “l’epicentro del contagio”. Il numero delle vittime continua, a sua volta, a salire e alle 1420 vittime si sono aggiunti altri due decessi. A perdere la vita sono stati due dipendenti delle Poste Italiane.
Coronavirus Italia, morti due dipendente delle Poste italiane a Bergamo. I sindacati chiedono la chiusura degli uffici
La morte dei due dipendenti delle Poste Italiane ha spinto i sindacati a chiedere la chiusura degli uffici per evitare che i lavoratori siano esposti ad inutili rischi. “Sono già due i lavoratori postali che hanno perduto la vita a causa del contagio da Covid-19”, ha detto Marisa Adobati, componente della segreteria della Slc-Cgil di Bergamo.
“Entrambi avevano lavorato fino a pochi giorni fa – si legge – ora basta, è ora di chiudere gli uffici postali! Abbiamo speso fiumi di parole – prosegue Marisa Adobati – siamo veramente stanchi di essere inascoltati”.
Secondo la Adobati non ci sono più le condizioni per tenere aperti gli uffici postali. “Il recapito di un bollettino o la marea di avvisi di mancata consegna delle raccomandate – prosegue il sindacato – non crediamo siano da considerarsi espletamento di servizi essenziali. Molte scadenze fiscali ed invii di notifica sono stati, tra l’altro, sospesi per decreto”, ha spiegato la Adobati che ha poi concluso – “per molti è diventato il pretesto per fare una passeggiata in paese“.
Bergamo, nel frattempo, è diventata una città silenziosa, in cui il dolore per i numerosi decessi da coronavirus il cui numero dei contagi continua ad aumentare, si sente in ogni angolo. Una città a lutto che, come il resto d’Italia, spera di tornare alla normalità il prima possibile dimenticando uno dei periodi più brutti della storia.