L’Italia nell’anno 2019 è stata in grado di avviare al riciclo il 71,2% degli imballaggi che circolano sul mercato; ben oltre le quantità richieste dall’Unione Europea al 2025, ossia il 65%.
L’Italia ha fatto i compiti a casa. Anzi si è applicata talmente tanto da riuscire a supere di gran lunga le aspettative dell’Europa. In tema rifiuti, il Bel Paese è riuscito ad avviare al riciclo il 71,2% degli imballaggi in commercio. Tradotto in quantità, si parla di oltre 9 milioni e mezzo di tonnellate di materiale. Il limite richiesto dall’Unione Europea al 2025 era, invece del 65%.
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Italia supera le aspettative dell’Europa in tema di riciclo: i dati del Conai
Domani 18 marzo, sarà la giornata Mondiale del Riciclo. In occasione dell’evento il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) italiano ha reso noti i numeri dell’attività tutta green per l’anno 2019. Secondo le stime, riporta l’Ansa, il Consorzio sarebbe fiero dei risultati raggiunti.
Il Presidente Giorgio Quagliano in merito al traguardo ha dichiarato: “Possiamo dirci molto soddisfatti e guardare – riporta l’Ansa– con ottimismo al futuro dell’economia circolare nel nostro Paese“. I dati in possesso del Conai, prosegue Quagliano evidenziano che nel 2019 vi è stato un incremento dell’1,3% sull’avvio al riciclo degli imballi. Un dato altamente significativo se si considera che nel 2018 il materiale immesso al consumo era 13 milioni e 267mila tonnellate mentre nel 2019 ha sfiorato i 13 milioni e mezzo.
Il riciclo, quindi, ha subito un’importante crescita nonostante le quantità siano aumentate. Dai primi dati del 2019 analizzati dal Conai si stima che in Italia sono state avviate a riciclo ingenti quantità dei più disparati tipi di materiale. Riporta l’Ansa essersi trattato di 390.000 tonnellate di acciaio, 52.000 tonnellate di alluminio, 4 milioni e 14mila tonnellate di carta, 1 milione e 995mila tonnellate di legno, 1 milione e 79mila tonnellate di plastica e 2 milioni e 10mila tonnellate di vetro.
Ma a ciò si deve aggiungere che alcuni materiali non ci sono neppure arrivati in discarica. Alcuni di essi, infatti, sono confluiti nel recupero energetico. Parliamo di 11 milioni e 49mila tonnellate, ossia l’82,4% dell’immesso al consumo, riporta l’Ansa.
Ultimo dato altamente significativo è quello riguardante gli imballaggi gestiti direttamente da Conai e dai suoi Consorzi di filiera. Nel 2019, stando ai dati, sarebbero state quasi 600mila le tonnellate di materiale facente parte della raccolta differenziata, non finite sul mercato e rientrate in convenzione con il consorzio.
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