Un po’ di storia: quando l’influenza spagnola devastò la Valle d’Aosta. 1300 morti da ricordare, l’epidemia influenzale più devastante
Surreale. Tutto così inverosimile. Eppure è la realtà che stiamo vivendo in questi giorni che sembrano non passare mai. E pensare che cent’anni fa i nostri nonni o bisnonni dovettero combattere un’altra epidemia: l’influenza spagnola. Questa si diffuse in Italia dall’estate 1918 a quella dell’anno successivo, in tre successive ondate, e raggiunse il suo picco nell’autunno 1918, colpendo quasi tutto il Paese, e provocando circa 600.000 decessi in particolare al Sud. In tutto il mondo, l’influenza spagnola uccise tra i 50 e i 100 milioni di persone. La malattia fu portata dai soldati di guerra che ritornavano dal fronte e la regione più colpita dell’Italia fu la Valle d’Aosta. Alla fine dell’epidemia, le persone cercarono di porre l‘evento nel dimenticatoio e si ricominciò a parlarne solo molti decenni più tardi. “Forse perché non si voleva più parlare di morte, o almeno si preferivano ricordare soltanto le morti eroiche, forse perché era uno scacco per la medicina dell’epoca” spiega Roberta Villa, medico e giornalista.
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Proprio come il Coronavirus, anche l’epidemia del 1918 non sembrava destare particolari preoccupazioni. Qualcuno si ammalava ma la vita continuava, almeno all’inizio. Ci si limitava a dare qualche indicazione generica come bollire il latte prima di berlo, disinfettare i locali, togliere il letame ogni due giorni. A differenza del COVID-19, che sembra accanirsi soprattutto sugli anziani o con persone già in precario stato di salute, la spagnola colpiva soprattutto giovani adulti precedentemente sani. Verso la fine di ottobre, il contagio era enorme tanto che Le Duché d’Aoste constatava che “l’influence avait pris, ces jours derniers, une extension plutôt rapide dans notre Vallée où les communes encore indemnes sont très rares”. Si leggeva sui giornali dell’epoca. Le conseguenze economiche e sociali erano proprio simili a quelle di oggi: ristoranti, bar e negozi chiusi, l’anno scolastico 1918-1919 venne prolungato.
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