Angelo Borrelli oggi, mercoledì 18 marzo comunicherà l’ultimo aggiornamento in merito ai numeri di decessi, contagiati e guariti da nuovo coronavirus nelle ultime 24 ore.
Come di consueto, il commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, ha reso noto l’aggiornamento sui decessi, contagi e guariti dell’epidemia da coronavirus in Italia. Nel corso della conferenza stampa tenutasi alle 18:00 presso la Protezione Civile, Borrelli ha comunicato che ad oggi i soggetti risultati positivi al Covid-19 in Italia sono saliti a 35.713, con un incremento di 4.207 in più di ieri, mentre i malati sono attualmente 28.710. Si aggrava anche il bilancio delle vittime con 475 nelle ultime 24 ore, per un totale di 2.978. Anche il numero dei guariti è salito: 4.025, cioè a dire 1.084 in più di ieri. Il capo della Protezione Civile ha precisato che non sono pervenuti i dati dalla regione Campania.
Nel corso della conferenza stampa di ieri, il commissario ha comunicato gli ultimi numeri. I casi in totale martedì 17 marzo, erano 31.506 ossia 2.889 in più rispetto a lunedì. I casi positivi erano 26.062. Quanto alle vittime, i decessi erano saliti a 2.503 cioè a dire 345 in più in 24 ore. Il numero dei guariti aveva raggiunto i 2.941, 192 rispetto al giorno precedente.
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Angelo Borrelli ha comunicato, come di consueto, i numeri dell’epidemia da nuovo coronavirus anche nella giornata di ieri lunedì 16 marzo. I casi in totale erano 27.980, ma non risultavano pervenuti i dati di Puglia e la provincia autonoma di Trento. I malati ammontavano a 23.073, le vittime sono salite a 2.158. Anche nei guariti un incremento: sono risultati 2.749.
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A Genova è stato registrato il primo caso di guarigione a seguito della somministrazione di un farmaco sperimentale: stiamo parlando del Remdesivir. Lo ha annunciato il primario della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti: “Abbiamo il primo vero guarito trattato con il farmaco sperimentale Remdesivir”. Ha anche precisato che il trattamento è iniziato il 7 marzo scorso. Il paziente ha 79 anni: su di lui sono stati già effettuati due tamponi risultati negativi: “Tornerà presto nella sua casa in Lombardia e questo ci ha fatto esultare: il farmaco sembra funzionare. Abbiamo altri pazienti in trattamento”.
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Nonostante l’emergenza, nonostante i numeri di un’epidemia che non allenta la morsa sul nostro Paese, con l’economia e la sanità in ginocchio, c’è ancora chi non rispetta le restrizioni imposte dal Governo per contenere il contagio da coronavirus. Per cercare di fermare i soggetti che accampano scuse pur di uscire da casa, in barba alle misure disposte, il Governo ha introdotto una nuova autocertificazione, nella quale è stata introdotta una voce in cui la persona dichiara di “non essere in quarantena“. In caso di falsa dichiarazione, il compilante rischia una pena fino a 12 anni di reclusione. Misure più severe confermate anche dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nei giorni scorsi.
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L’attuale periodo di emergenza sta chiedendo un grande sforzo soprattutto agli operatori sanitari. Medici ed infermieri d’Italia stanno impiegando tutte le loro forze per poter apportare un contributo, in un momento in cui la mancanza di personale si fa sentire. Eppure ben 249 tra medici ed operatori sanitari dell’ospedale Cardarelli di Napoli, hanno deciso di prendersi giorni di malattia.
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Nel pieno dell’emergenza coronavirus, alcuni ladri hanno preso di mira il Policlinico di Palermo compiendo due furti in sole 24 ore tra lunedì e martedì. Nonostante il delicato momento che l’Italia sta attraversando a causa del coronavirus diffusosi in tutto il Paese, continuano a registrarsi spiacevoli episodi. È accaduto al Policlinico di Palermo, dove in poche ore si sono registrati due furti: il primo nel pomeriggio di lunedì, mentre il secondo a sole 24 ore di distanza, ieri pomeriggio, martedì 17 marzo. Nel primo raid erano stati presi di mira gli ambulatori e gli spogliatoi del reparto di Medicina d’urgenza, mentre ieri è toccato al reparto di Chirurgia plastica. A rendere noto quanto accaduto, in entrambi i casi, è stato il personale medico, impiegato a fronteggiare l’epidemia di Covid-19, che ha denunciato i furti.
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