Il Governo ha disposto sanzioni più severe per chi infrange le misure inserite nei decreti emanati per contenere il contagio da coronavirus diffusosi in Italia.
Nonostante l’emergenza, nonostante i numeri di un’epidemia che non allenta la morsa sul nostro Paese, con l’economia e la sanità in ginocchio, c’è ancora chi non rispetta le restrizioni imposte dal Governo per contenere il contagio da coronavirus. Per cercare di fermare i soggetti che accampano scuse pur di uscire da casa, in barba alle misure disposte, il Governo ha introdotto una nuova autocertificazione, nella quale è stata introdotta una voce in cui la persona dichiara di “non essere in quarantena“. In caso di falsa dichiarazione, il compilante rischia una pena fino a 12 anni di reclusione. Misure più severe confermate anche dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nei giorni scorsi.
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“Siamo pronti a nuove scelte coraggiose per fermare il virus“, così aveva annunciato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese le nuove sanzioni per chi non rispetta le restrizioni per far fronte all’emergenza coronavirus. Nonostante i decreti emanati dal Governo per contenere l’epidemia, difatti, in molti ancora escono di casa in barba alle misure, probabilmente non capendo in pieno la situazione di emergenza che il nostro Paese sta vivendo. Basti pensare, come riporta la redazione di Tgcom24, che analizzando il traffico dei cellulari in Lombardia, la regione più colpita dal Covid-19, è emerso che il 40% dei residenti, ovvero 4 persone su 10, risultano essere ancora in movimento. Per questi motivi, è stata emanata una nuova autocertificazione per chi esce dalla propria abitazione, sulla quale è stata inserita una voce non presente su quella precedente. Nella voce in questione il soggetto compilante, riporta Tgcom24, dichiara di “non essere sottoposto alla misura della quarantena” e di “non essere positivo al virus Covid-19“. In caso di falsa dichiarazione da parte del soggetto sottoposto a controllo, non solo per ovvie ragioni questi rischia un’imputazione ex art.495 c.p. (falsa dichiarazione a pubblico ufficiale), ma anche qualcosa di più grave. Per il fatto di essere uscito di casa essendo risultato positivo o sottoposto a quarantena, rischia una denuncia per procurata epidemia colposa prevista dal combinato disposto degli artt. 438 e 452 c.p. La pena va dai 3 ai 12 anni di carcere. Il ministro Lamorgese per far fronte a queste circostanze, come riporta Tgcom24, ha disposto nuove direttive per i Prefetti ed il capo della Polizia imponendo più controlli e maggiori sanzioni. Lunedì le sanzioni comminate su 170mila controlli erano ben 8mila, quasi il 5%. A questi dati, riporta Tgcom24, si aggiungono le 217 denunce e le 22 sospensioni di licenza per gli esercizi commerciali controllati.
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