Sara Platto, bresciana che vive da anni a Wuhan ha spiegato la situazione attuale nella città della Cina, epicentro dell’emergenza Covid-19
Sara Platto, bresciana che da anni vive a Wuhan con suo figlio insegnando benessere e comportamento animale, spiega ai microfoni del ‘Giornale di Brescia‘ la situazione attuale nella città della Cina, epicentro del Covid-19. “Siamo ancora in quarantena. Ieri abbiamo avuto un solo caso, ma non basta. Fino a che non ci saranno giorni continuativi con zero contagi non ripartiremo». Il blocco di Wuhan è scattato il 23 gennaio“. Nella provincia dell’Hubei qualcosa si inizia a muovere, ma con cautela. “Alcuni manager di grosse aziende hanno ricominciato ad andare in ufficio per pianificare la ripresa, si procederà settore per settore“.
In Cina insomma si tornerà, ma solo quando non ci saranno più giorni senza nuovi contagi. “Durante tutta la quarantena ho dovuto contattare quotidianamente il gruppo di riferimento creato all’interno del palazzo in cui viviamo. Ogni giorno ho dovuto comunicare quante persone vivono nel mio appartamento e certificare il nostro stato di salute. Lo scorso venerdì, poi, sono arrivati altri addetti alla gestione del nostro residence, con tanto di tute, guanti e mascherine: hanno chiesto le nostre generalità e ci hanno provato la temperatura“.
LEGGI ANCHE —> Coronavirus Italia, buone notizie da Bergamo: dimesso il neonato contagiato
Covid-19, Sara Platto: “Italia? Noi a Wuhan non possiamo uscire nemmeno per fare la spesa”
Mentre sull’Italia dice Sara. “Voi potete uscire a fare la spesa o una passeggiata. Noi no. Sono due mesi che siamo in casa, dal 23 gennaio io e mio figlio siamo usciti tre volte per raggiungere il cancello del nostro residence e ritirare la spesa. Wuhan è una città chiusa”. Sulle aziende invece. “Capisco la paura dell’industria italiana, ma mi auguro che siano state prese tutte le precauzioni del caso per evitare il diffondersi del contagio. Wuhan sostiene il 4% dell’economia cinese, eppure è ferma“.
Sulla sua preoccupazione per i genitori per via dell’emergenza Covid-19 in Italia. “Mio padre e mia madre non sono giovani, è naturale che sia preoccupata per loro. Ma hanno seguito il mio percorso qui a Wuhan, gli ho detto come comportarsi e cosa fare e spero che seguano quello che gli ho spiegato“. Infine la professoressa Platto dichiara. “Non posso che dirvi in bocca al lupo, ora tocca a voi. Mi raccomando: seguite le indicazioni e state a casa. Andrà tutto bene, io e mio figlio non ci siamo mossi da Wuhan, ma seguendo le regole non siamo stati contagiati dal coronavirus“.
LEGGI ANCHE —> Coronavirus, Protezione Civile: i numeri del 19 marzo – DIRETTA