Al tempo dell’emergenza Covid-19 non bastano gli appelli a rimanere a casa. Molta gente continua ad uscire e di fronte ai controlli dona risposte surreali
In piena emergenza da Covid-19, gli italiani continuano a non capire quanto sia importante restare a casa. Molti lo stanno facendo e in modo diligente ma c’è ancora chi cerca di “evadere” in tutti i modi e con scuse palesemente accampate.
È La Stampa che ha raccolto alcune tra le dichiarazioni più assurde che le forze dell’ordine si sono sentite dire in questi giorni in cui, ormai lo sappiamo tutti, è necessario restare a casa per contenere la diffusione del coronavirus.
Si dovrebbe uscire di casa solo per comprovate e necessarie ragioni come le esigenze lavorative, i motivi di salute e le situazioni di necessità in generale tra i quali rientra quella di fare la spesa o assistere un familiare. Il governo centrale ma anche quelli regionali in questi giorni di emergenza di coronavirus lo hanno ripetuto più volte ma il monito non sembra essere chiaro a tutti.
Da tutta Italia arrivano infatti ancora troppe immagini di gente che corre, che cammina, che spesso va in bicicletta o addirittura in spiaggia. Le strade ed i viali cittadini sono ancora troppo affollati e così non va bene.
Polizia, carabinieri, guardia di finanza, carabinieri forestali e vigili urbani si stanno adoperando per effettuare controlli più stringenti su tutto il territorio. Le persone denunciate sono tantissime come il ricorso alle motivazioni più strampalate.
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Spazio alla fantasia nelle risposte e nelle giustificazioni degli italiani fermati dalle forze dell’ordine per i controlli di routine. Al tempo del Covid-19 l’inventiva degli italiani non si arresta e alcune volte sfocia in punte di grottesco.
Nonostante l’invito a rimanere a casa sono molte le persone che ancora escono per motivi che di certo non rientrano nelle necessità. La Stampa ha creato una vera e propria rassegna di scuse accampate rilasciate agli agenti della questura di Verbania, molte delle quali messe anche per iscritto sul modulo di autocertificazione.
Le motivazioni sono delle più disparate: dai litigi familiari a chi non crede nella medicina ufficiale e dunque non contempla la necessità di stare a casa. Da chi usa la scusa di essere uscito per cercare maschere e guanti, insieme ai familiari però, a chi deve scambiare un gioco. E poi ancora l’uscita per acquistare la benzina “per fare dei lavori di giardinaggio con il decespugliatore” a “stavo andando a casa di mio fratello per bere qualcosa in sua compagnia”.
Non manca poi chi afferma, senza ritegno, i futili motivi come comprare la playstation e chi l’arroganza non la mette da parte nemmeno davanti alle forze dell’ordine. Non sono mancate, infatti, affermazioni poco gentili di fronte a chi sta facendo il proprio lavoro per il bene e la salute di tutta l’Italia. “Vado dove caz.. voglio e non me ne frega un caz.. di voi” e “Non vedo l’ora di rivedervi davanti a un giudice per farvi condannare per abuso” alcune delle frasi proferite ai poliziotti.
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