In molti si sono chiesti se quest’emergenza da Covid-19 potrebbe andare ad incidere sui risparmi di una vita: nello specifico ci si chiede se i conti correnti sono al sicuro.
L’epidemia da nuovo coronavirus continua a diffondersi inesorabilmente. I numeri sono in costante aumento e non si vede la luce sperata alla fine di questo buio tunnel. Molti sono coloro i quali si stanno chiedendo quando terminerà l’emergenza, se davvero il 3 aprile si potrà tornare ad uscire di casa, ma soprattutto se a causa dell’emergenza i loro conti correnti rischiano qualcosa.
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L’emergenza da nuovo coronavirus non è soltanto sanitaria. In maniera seppur collaterale il Covid-19, da un punto di vista finanziario, ha stroncato prima la Cina ed ora i Paesi Europei. Tra questi, in cima alla lista, c’è l’Italia. La chiusura di tutte le attività commerciali, l’impossibilità di lasciare le proprie abitazioni ha bruscamente frenato l’economia.
Diretta conseguenza è stato il crollo delle borse, che hanno registrato risultati significativamente negativi. Circostanza che ha destato non poche preoccupazioni nei correntisti. Sono in tanti a chiedersi, infatti, se i loro risparmi siano al sicuro o se c’è il rischio che gli istituti di credito possano collassare. Il risparmiatore, riporta la redazione di Proiezione di Borsa, ha infatti il timore che in questo preciso momento i colossi finanziari possano effettuare manovre a suo discapito. La paura giunge dall’esperienza: in un passato non così remoto il dissesto di alcuni istituti di credito ha fatto letteralmente tremare i correntisti.
Ma non è questo il caso: al momento le ansie e le preoccupazioni superano quelle che sono le reali condizioni. Il denaro in banca è al sicuro. Ma quand’anche così non fosse in ordine ai risparmi di una vita non c’è nulla da temere.
Nella denegata ipotesi, infatti, è bene sapere che esiste, riporta la redazione di Proiezione di Borsa, il Fondo interbancario di tutela dei depositi. Istituito nel 1987, quest’ultimo garantisce in caso di fallimento dell’istituto di credito, la restituzione del denaro sino a 100.000 euro. I correntisti, dunque, non hanno in ultima istanza di che temere se i loro risparmi non superano quella cifra.
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