Come fare a ottenere la sospensione delle rate del mutuo? Quando è possibile farlo? E soprattutto conviene? Molte sono le domande a riguardo. L’aiuto riguarda tutti: lavoratori subordinati e lavoratori autonomi.
Una delle conseguenze della crisi economica già iniziata a causa dell’emergenza Coronavirus – Covid19 è certamente la difficoltà di onorare le rate di mutuo per l’acquisto di immobili.
Prima della legislazione d’emergenza che è stata introdotta in questi giorni con il Decreto c.d. “Cura Italia” e non solo, in casi specifici di difficoltà soccorreva il Fondo di solidarietà mutui prima casa, che era stato istituito con la finanziaria del 2008 e reso operativo dal 2013.
Il Fondo di solidarietà prevedeva la facoltà di sospendere il pagamento delle rate del mutuo sulla prima casa per due volte e per un massimo di 18 mesi complessivi in caso di perdita del posto di lavoro, acqusizione dello status di non autosufficiente a causa di un handicap o di morte del mutuatario.
Attualmente invece dobbiamo riferirci al decreto del 2 marzo 2020 e del 17 marzo 2020.
Con il primo il Governo ha previsto che a tale fondo possa accedere anche il lavoratore subordinato che abbia subito la «sospensione del lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno trenta giorni».
Con il secondo decreto è stato poi previsto che l’accesso al fondo sia esteso per 9 mesi anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che abbiano subito un calo del fatturato di almeno il 33% dopo il 21 febbraio del 2020.
Leggi anche —>Cassa integrazione d’emergenza: come fare domanda
Leggi anche —>Se il soggiorno é annullato a causa del Covid19 spetta il rimborso?
Sospensione del mutuo a quali condizioni?
Ci sono dei requisiti che però restringono il campo di applicazione di questo aiuto.
- Si applica solo ai mutui per l’acquisto della prima casa;
- Si applica solo ai mutui di importo inferiore ai 250mila euro;
- Inoltre, il mutuo deve essere in ammortamento da almeno un anno e deve essere stato pagato puntualmente (sono tollerati ritardi non superiori a tre mesi).
E per chi non riesce a pagare l’affitto?
Il Vice Ministro all’Economia Laura Castelli ha risposto a questa domanda de Il Messaggero: “Esistono già alcune misure che possono essere attivate da chi ne ha necessità, tra cui è bene ricordare il Fondo Morosità Incolpevole, il Fondo Nazionale Sostegno all’accesso alle Abitazioni in Locazione e il bonus affitto 2020 per le famiglie a basso reddito. In ogni caso il principio su cui abbiamo lavorato, per le famiglie, è quello del sostegno del reddito, per questo è stata prevista la cassa integrazione, anche in deroga, e le altre misure”.