Coronavirus, il presidente Cirio è preoccuapato: “se i contagi non calano il prossimo passo in Piemonte sarà imitare la Cina”
In Piemonte la preoccupazione sale così come i contagi. Il governatore Alberto Cirio è soddisfatto della stretta che il governo ha deciso per rendere ancora più stringente il contenimento. In un’intervista per Repubblica afferma: “Se non ci sarà una diminuzione dei contagi con la sospensione dell’attività produttiva, il prossimo passo è la Cina. Non so in che altro modo dirlo”. Per il politico non è necessario fare attività sportiva all’aperto né nei parchi né vicino casa, perché a secondo il suo parere non è in linea con la logica dei provvedimenti. La stessa cosa vale per i mercati, soprattutto quello di Porta Palazzo a Torino e ribadisce:” La concentrazione delle persone in piazza Della Repubblica a Torino mi è sembrata eccessiva in alcuni momenti – continua – Io capisco le ragioni degli ambulanti, comprendo che i sindaci vogliano garantire il diritto di lavorare e il diritto al servizio, ma ora bisogna cambiare mentalità. L’uscita è un’eccezione. Altrimenti questa battaglia non la si vince“.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Contagi a Wuhan, da Hong Kong denuncia per inganni da Pechino
Coronavirus, l’opinione di Cirio
Il Cooronavirus è una guerra che l’Italia sta combattendo. “Basterebbe fare un giro negli ospedali per accorgersene. Ci si renderebbe conto di cosa vuol dire essere in guerra. – spiega Cirio – Noi come Piemonte non abbiamo mai sottovalutato la questione: non ho riaperto le scuole quando il governo mi aveva lasciato la possibilità di farlo e mi sono impuntato per non far giocare Juventus-Milan – continua – Questo perché avevo nell’orecchio la voce del presidente Fontana che mi diceva: guardate che non è uno scherzo, è una cosa grave“. In questa situazione di emergenza non si fanno distinzioni politiche o sociali, siamo tutti uguali. “Credo che questa sia la più grande crisi dal dopoguerra. Una cosa che non abbiamo mai vissuto. – conclude il governatore – Non me la sento di fare polemiche, siamo tutti sulla stessa barca. Affondiamo tutti se si va giù“.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Covid-19, cambia ancora il modulo per l’autocertificazione