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Covid-19, una lettera per parlare con la nonna

È la storia di Eliana, una ragazza di Bergamo che al tempo del Covid-19 chiusa in casa scrive alla nonna per dirle quanto le manca ma per rassicurarla che andrà tutto bene

Lettera al tempo de Covid-19 (skuola.net)

La diffusione del Covid-19 è stata una vera tragedia per l’Italia e il mondo. Tante cose sono cambiate e tante vite sono state spezzate. Ma forse la cosa che pesa di più agi italiani è il distacco dai propri cari. Una delle categorie più colpite sono gli anziani che tra le altre cose non possono più abbracciare i propri nipoti. Il virus ha allungato le distanze anche in famiglia e per la salute e l’incolumità di tutti è bene che si resti lontano. E allora come fare? In parte la tecnologia aiuta percjé grazie alle videochiamate accorcia le distanze.

C’è anche però chi preferisce mantenere vecchie abitudini e prendere carta e penna. È stato il caso di Eliana, una ragazza di Bergamo che frequenta la quarta all’istituto Secco Suardo della città. Lei ha scritto una lettera alla sua nonna e l’ha condivisa con L’eco di Bergamo che l’ha resa pubblica.

“Cara nonna, oggi mentre ti scrivo sono seduta sul mio letto, la musica di Einaudi culla i miei pensieri e qualche lacrima mi bagna il viso” ha scritto la giovane. “Tu mi diresti di non piangere che poi mi viene il mal di testa e mi si rovina il bel visetto che ho – ha continuato – Fuori c’ è un sole grande che illumina le strade e si riflette sui tetti delle case, sarebbe proprio una bella giornata per andare a fare una passeggiata sul lungolago e poi gustarci un gelato” auspica Eliana sapendo però che non è possibile. “È quasi primavera, la stagione più bella per colori e profumi, ma il mondo sembra non accorgersene”.

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Covid-19, le parole di Eliana per sua nonna

“Quando il virus è arrivato in Italia lo abbiamo accolto così bene che forse è per questo che non se ne vuole più andare, ha capito come siamo fatti noi italiani: gente allegra, ospitale, accogliente” ironizza Eliana nella sua lettera scritta alla nonna. Entrambe chiuse in casa per la quarantena al tempo del Covid-19 non si possono abbracciare. “Poi, quando il numero dei contagi e delle vittime è cresciuto molto velocemente, l’Italia ha assunto le giuste misure – ha continuato – Il presidente Conte ha dichiarato tutta la penisola “zona rossa”. Una macchia rossa circondata dal blu del mare. Nessuno poteva né uscire né entrare”.

Non so neanche più che giorno è, da quanto tempo sono chiusa in casa, e nemmeno quando potrò tornare a vivere il mondo fuori” ammette la ragazza. “Sai, cara nonna, la verità è che ci sto male, che la sera a volte prima di addormentarmi piango, stringo forte al petto il mio peluche e mi sento vuota. Mi manca la mia vita, perché non prendiamoci in giro, questo non è vivere – dice con molta lucidità la giovane – È vero quando dicono che finché una cosa non viene a mancare non ne comprendi il vero valore, l’ho capito solo ora”.

Ma Eliana non si arrende perché dentro di lei “sta crescendo una voglia di vivere che nemmeno immagini – confessa alla nonna – lui essere così piccolo e crudele, mi sta aiutando a capire come colorare la mia esistenza, come renderla unica”.

Ed infine spazio alle dichiarazioni quelle di affetto vero: “Nonna, lo sai che ti amo più di me stessa ed è per questo che la sera dopo cena non scendo più da te a guardare I Soliti Ignoti, a bere la camomilla e a fare gossip”. E spiega bene, se ancora non fosse chiaro, il motivo di questa distanza: “Lo faccio non perché non ti voglio più bene, ma perché te ne voglio talmente tanto che non posso permettermi di perderti. Sei la mia luce, e tornerai a illuminare il mio cammino non appena tutto questo sarà finito”.

Infine l’ultima raccomandazione alla nonna e la forza e la speranza che accomuna tutti gli italiani: “Resta a casa nonna che andrà tutto bene, torneremo a vedere le stelle – conclude Eliana – e allora potremmo urlare al virus che abbiamo vinto noi!”.

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Nonni (pixabay)

 

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