Covid-19, tutti morti in una casa di riposo
Dieci ospiti in una casa di riposo tedesca di Wuerzburg, in Baviera, hanno perso la vita a causa del covi-19. Altre 62 persone, tra cui 33 collaboratori, risultano contagiate. Il tragico bilancio è stato reso noto dall’agenzia Dpa. Anche per le direttrici dell’istituto si sospetta una possibile infezione da coronavirus.
Coronavirus, Borrelli improvviso non si presenta alla conferenza –> LEGGI QUI
Anche a Mediglia, in provincia di Milano, 52 anziani sono deceduti nella casa di riposo “Residenza Borromea” dove vivevano. E adesso i loro parenti vogliono giustizia e chiaerzza. Hanno formato un comitato che agirà nei confronti della Regione e dell’Ats per capire come siano andate le cose. “Noi domandiamo come sia possibile, se abbiano preso le misure necessarie” dicono i parenti.
Dall’amministrazione della casa di riposo confermano il numero delle vittime e la situazione è difficile. “Avevamo 150 ospiti, 52 sono mancati. Noi abbiamo adottato tutte le misure previste dalle linee guida della Regione e abbiamo agito stretto sotto stretto controllo di Ats sia per garantire la salute dei nostri anziani, sia per tutelare la sicurezza dei nostri 70 operatori socio sanitari. Il primo caso è stato conclamato il 4 marzo, da lì abbiamo fatto quel che ci dicevano le autorità sanitarie giorno per giorno. Abbiamo chiuso la struttura ai visitatori, ai parenti, abbiamo cercato di far organizzare video chiamare fra gli anziani e le famiglie”.
I parenti però non sono molto rassicurati perché non sono stati avvertiti in tempo, neanche per dire che erano positivi al virus. Oltre ad aver perso i loro parenti senza neanche poterli separare, le famiglie delle vittime si sentono a rischio. “Ci sono stati oltre 50 morti e con tutte le famiglie il comportamento è stato uguale. Il sindaco di Mediglia ha scritto a tutti spiegando che c’erano state dei contagi e che all’intero erano state adottate le misure di prevenzioni. Nessuno si è curato di noi, né visita medica, né tampone”.
Oggi Borrelli avrebbe dovuto partecipare alla consueta conferenza stampa giornaliera ma non ha potuto essere presente perché ha la febbre. Anche se non troppo alta, si è sottoposto al tampone e fino a che non ci saranno i risultati non potrà partecipare alle conferenze delle 18 di ogni giorno.
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