Covid 19, il virologo Burioni ottimista: “stiamo sperimentando dei farmaci molto promettenti. In ospedale vediamo le cose un pochino prima”.
Continua la ricerca di un farmaco che possa curare le persone contagiate dal Covid 19. A parlare della sperimentazione dei farmaci è il virologo Burioni che affronta l’argomento in un video pubblicato sul canale You Tube di Medical Facts.
“Al momento non abbiamo nuovi farmaci per questo virus“, spiega Roberto Burioni in un video pubblicato su You Tube. Il famoso virologo, poi, spiega come capire se i farmaci attualmente disponibili siano utili per poter curare le persone contaigate dal coronavirus.
Burioni spiega che, per capire se un farmaco attualmente diponibile possa essere utile per curare i malati da coronavirus, bisogna sperimentarlo. Ma come avviene la sperimentazione di un farmaco nella cura di un virus sconosciuto?
“A un medico viene un’idea ovvero che un farmaco possa essere utile per un certo motivo e si fa una prova in un numero molto piccolo di pazienti senza controlli“, spiega Burioni che poi svela anche il motivo per il quale ciò è possibile.
“In questo cso è legittimo farlo perchè sono farmaci di cui è stata già approvata l’efficacia e la sicurezza in altre situazioni quindi sono sicuri e li possiamo usare sperando di fare del bene a qualcuno”, fa sapere Burioni.
Burioni, poi, specifica che i risultati inizialmente positivi, poi, devono essere confermati con uno studio più rigoroso che dia la certezza di poter far del bene al paziente. Burioni, poi, spiega che i farmaci che possono entrare nello studio sono quelli per i quali ci sono concreti motivi di pensare che possano far bene al paziente.
“Un caso è il farmaco contro l’artrite che va a bloccare una parte dell’infiammazione che danneggia i polmoni del malato. Un altro è il Plaquenil che era in grado d’inibire il virus della Sars. Questo è stato dimostrato quando il virus non circolava più, però adesso circola il cugino e potrebbe essere utile”, spiega ancora il virologo.
“Bisogna ricordare che non si può sperimentare tutto. Gli studi si fanno quando ci sono delle basi scientifiche e solide che possano farne ragionevolmente immaginare un possibile funzionamento. Speriamo di avere presto buone notizie e vi prometto che non appena ci saranno chiare indicazioni dell’efficacia di un farmaco ve lo racconterò immediatamente.
Quello che, però, vi dico è che ci sono dei farmaci molto promettenti. Non dico di più perchè non sarebbe serio però vi dico che non mi stupirei se nelle prossime settimane arrivassero delle buone notizie perchè qui noi, in ospedale, vediamo le cose un pochino prima di quando non vengano viste poi fuori. Per cui ottimismo”, conclude Burioni.
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