La situazione legata a cosa sta avvenendo per via del Coronavirus è drammatica. Il Covid 19 Italia sta facendo tante vittime specialmente in una zona ben precisa.
È pesantissima la situazione Covid 19 Italia. Gli infetti da Coronavirus sono 46.638 con 5476 morti e 7024 guariti, stando ai dati ufficiali comunicati dalla Protezione Civile nella giornata di martedì 24 marzo.
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Ed in attesa del picco di contagi – che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità dovrebbe arrivare entro la prossima, decisiva, settimana, medici ed infermieri continuano a lavorare in maniera coraggiosa esponendo loro stessi al rischio concreto di contrarre la malattia. L’area più colpita in Italia è la Lombardia, con in particolare la provincia di Bergamo. Proprio dall’ospedale della città orobica, il ‘Papa Giovanni XXIII’, tredici medici hanno pubblicato una lettera dai contenuti catastrofici all’interno della quale parlano di “ospedali ed ambulanze come primi luoghi di contagio. La situazione è ormai perduta e gli anziani vengono lasciati morire da soli”.
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Covid 19 Italia, situazione critica per via dei tanti asintomatici inconsapevoli
Nella zona del Bergamasco i tamponi vengono svolti solamente su pazienti sintomatici negli ospedali. Ma ci sono sicuramente tante altre persone positive al Covid 19 lì e nel resto della Lombardia e dell’Italia. Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha fornito una stima ritenuta “credibile” di “un malato certificato ogni dieci non censiti”. Il servizio epidemiologico di Ats Bergamo spiega: “A Vo’ Euganeo tutti i 3mila abitanti sono stati sottoposti a tampone. Il 65% in media degli infetti è asintomatico, cioè non presenta segnali del Coronavirus e nemmeno sapeva di essere malato”. Questo lascia temere che la situazione sia simile anche su scala nazionale e globale, con la maggior parte di chi ha il Covid 19 che è ignaro della cosa, appunto perché asintomatico. E questo favorisce inevitabilmente ulteriori contagi.
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Le fasce di popolazione più esposte nel Bergamasco
Sempre Ats Bergamo parla di “lieve flessione nei casi positivi, ma è presto per sapere quando ci sarà un appiattimento della curva, che rappresenta un prodromo di quella che sarà la fase di diminuzione. Ma è assolutamente indispensabile rispettare le rigide misure di separazione sociale. Solo restando a casa i contagi diminuiranno”. A Bergamo e provincia i morti ufficiali sono 1267. Ma si tratta solamente di quelli passati in ospedale in buona parte. E la certezza che le vittime – così come i contagiati – siano di più è grande. La fascia di popolazione più colpita è quella con una età compresa tra i 70 ed i 79 anni (39,3%) seguita da chi ha tra gli 80 e gli 89 anni (37,8%). Poi 60-69 anni (13%) 90-99 anni (5,2%), 50-59 anni (3,3%) e solo l’1% tra i 40 ed i 49 anni. C’è anche qualche sporadico caso di contagio tra i giovani tra i 20 ed i 39 anni. All’inizio erano gli ultraottantenni i più colpiti, ora però l’età media si è abbassata.
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