Covid-19, grande rischio per l’ambiente: la scoperta di un’organizzazione

Alcuni operatori dell’organizzazione Ocean Asia hanno rinvenuto diverse mascherine usate contro il contagio da Covid-19 sulle spiagge e nelle acque del mare di Hong Kong: grave e significativo il danno all’ambiente.

Mascherine
Mascherine (Getty Images)

L’emergenza coronavirus che ha colpito molti paesi al mondo, tra cui anche l’Italia, potrebbe avere ripercussioni anche a livello ambientale. In molti, una volta diffusosi il Covid-19, hanno cercato di mettersi ai ripari acquistando dispositivi di sicurezza, in primis le famose mascherine Ffp2 ed Ffp3. Lo smaltimento delle mascherine, anche quelle non appartenenti a queste due categorie considerate le uniche per evitare il contagio e divenute introvabili, sono arrivate sulle spiagge e nel mare. A mostrarlo è stato un team dell’Oceans Asia, l’organizzazione internazionale di tutela del mare.

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Covid-19, operatori Ocean Asia rinvengono diverse mascherine sulle spiagge di Hong Kong: il grave danno all’ambiente che potrebbero causare

Migliaia di mascherine di qualsiasi tipo e colore sono arrivate sulle spiagge e nel mare di Sokos di Hong Kong. A mostrarlo è stato un team di operatori della Oceans Asia, l’organizzazione internazionale di tutela del mare, durante un’esplorazione per monitorare l’inquinamento delle acque marine. Il team, come riporta la redazione de Il Messaggero, ha fotografato quanto visto pubblicando le immagini sulla pagina Facebook per mostrare l’impatto ambientale che potrebbe avere l’acquisto di mascherine per prevenire il contagio da coronavirus. Le mascherine, come riferito dagli operatori capitanati da Gary Stokes, galleggiavano in acqua ed erano state gettate sulla spiaggia. A portarle sul luogo, riferisce Il Messaggero, potrebbe essere state le correnti dei popolosi centri abitati che si trovano in piena emergenza Covid-19. Il mancato smaltimento corretto di questi dispositivi di sicurezza potrebbe avere un impatto ambientale rilevante considerato il materiale di cui sono composte la maggior parte: il polipropilene. Questo materiale si decomporrebbe in tempi non rapidi. A questa circostanza si aggiunge il danno che potrebbero causare i dispositivi alla fauna: molti animali potrebbero imbattersi nelle mascherine, come accade per diversi oggetti di plastica gettati in mare, e farsi del male o addirittura morire una volta averli ingeriti.

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Mascherine
Gary Strokes con le mascherine ritrovate sulla spiaggia di Sokos, Hong Kong, (foto: screenshot – Ocean Asia)

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