L’orrore nelle case di riposo in Spagna. A Madrid i militari hanno trovato anziani abbandonati, di cui alcuni morti. Aperta un’inchiesta
L’incredibile scoperta in Spagna, nelle case di riposo per anziani. I militari spagnoli durante un’operazione di sanificazione, hanno trovato pazienti anziani abbandonati. Alcuni morti nei proprio letti, ha detto il ministero della difesa, mentre la magistratura spagnola ha avviata un’inchiesta. La ministra della Difesa spagnola Margarita Robles, ha dichiarato che il governo sarà severo e poco flessibile con le persone ritenute responsabili sul modo in cui le persone anziane vengono trattate nelle case di riposo. Il ministro della Difesa in una intervista televisiva a Telecinco ha dichiarato che il governo sarà “inflessibile nel controllare come vengono accuditi gli anziani” nelle case di riposo. “Nelle loro visite, i militari hanno trovato alcuni anziani completamente abbandonati, a volte addirittura morti nei letti”. La magistratura ha aperto un’inchiesta Una vera e propria guerra ormai si consuma. Qualcuno si affaccia dalle finestre di una casa di cura nel quartiere Usera di Madrid, sul vetro è stato attaccato un foglio con l’auspicio che circola ovunque nel mondo in questi giorni, “Andrà tutto bene”.
L’orrore delle case di riposo e gli aggiornamenti sui dati
Per quanto riguarda i contagi in Spagna sono aumentati di 4.517 casi rispetto a ieri, con un incremento del 14%, riferiscono le autorità sanitarie. Allo stesso tempo “si va riducendo la percentuale dei pazienti in terapia intensiva”. Inoltre, ‘oltre il 10% dei contagiati sono stati dimessi”, ha spiegato il direttore del Centro di Coordinamento Emergenze del ministero Fernando Simon. “Ma c’è un altro dato che non ci piace: “3.310 operatori sanitari sono contagiati”. Simon ha ipotizzato che “i primi due o tre focolai negli ospedali abbiano colpito maggiormente il personale sanitario” e parlato della mancanza di protezioni perché “i problemi di accesso al mercato si stanno verificando a livello globale, non c’è una facile disponibilità, stiamo lavorando per risolvere la situazione”. Attualmente, i pazienti ancora ammalati sono meno di 27.000.
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