Nella notte tra sabato e domenica torna l’ora legale con le lancette degli orologi che si sposteranno sessanta minuti in avanti. Dopo la decisione del Parlamento europeo per l’Italia quello di quest’anno potrebbe essere l’ultimo cambio.
Durante la notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo torna l’ora legale. Le lancette dei nostri orologi dovranno essere spostate di un’ora in avanti alle 2 che diventeranno, dunque, le 3. L’ora legale terminerà tra circa 7 mesi, sino al prossimo 25 ottobre quando rientrerà in vigore l’ora solare con gli orologi che torneranno indietro nuovamente di 60 minuti.
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Domenica torna l’ora legale, lancette avanti di sessanta minuti: per l’Italia potrebbe essere l’ultima volta
Torna l’ora legale. Durante la notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo, precisamente alle 2 gli orologi avanzeranno di 60 minuti e saranno, dunque, automaticamente le 3. Il “cambio” sarà in vigore sino a domenica 25 ottobre quando le lancette torneranno sessanta minuti indietro con l’arrivo dell’ora solare.
L’ora legale, utilizzata per la prima volta nel 1916 durante la prima guerra mondiale e poi ripresa durante la seconda, è stata adottata definitivamente in Italia nel 1966 per produrre un risparmio energetico dovuto all’utilizzo minore dell’illuminazione elettrica. L’ora legale, difatti, oltre a farci dormire un’ora in meno consente di avere più ore di sole durante l’arco della giornata così da ridurre l’utilizzo dell’illuminazione elettrica. Come riporta la redazione di 3BMeteo, con l’adozione di tale sistema si calcola che solo in Italia negli ultimi sei anni siano stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowatt/h, che rappresenterebbero il fabbisogno annuo medio di circa un milione di famiglie con un guadagno che ammonterebbe a quasi 900 milioni di euro.
Il cambio delle lancette di quest’anno, che sarà da effettuarsi nella notte tra sabato e domenica, però, potrebbe avvenire per l’ultima nel nostro Paese. Lo scorso anno, il Parlamento europeo ha stabilito la fine del passaggio dall’ora solare a quella legale. Nel periodo di transizione di due anni, però, l’UE ha lasciato libera scelta ai Paesi se continuare ad effettuare o meno il cambio. Solo all’esito, ossia entro il 2021, gli Stati dovranno comunicare quale tra ora legale o solare adottare definitivamente. Diverrebbe, dunque, una sorta di fuso orario. Sino ad ora il Governo italiano si è opposto a questa decisione e, dunque, pare che la situazione dovrebbe rimanere invariata anche per il prossimo anno. In sostanza con il Conte 2 e sino al 2021 gli italiani ogni sei mesi circa sposteranno le lancette dei propri orologi.
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