Massimo Vincenzi, dopo una vita dedicata al giornalismo della redazione de La Repubblica e La Stampa, è morto a soli 48 anni per una polmonite.
Massimo Vincenzi, giornalista che ha trascorso una vita nella redazione de La Repubblica e che dal 2016 era in forza alla redazione de La Stampa, è morto a soli 48 anni. Da una settimana era ricorverato all’ospedale Santo Spirito di Roma per una polmonite. A dirgli addio sono i colleghi de La Repubblica e de La Stampa che gli dedicato un toccante ricordo.
Massimo Vincenzi morto a 48 anni: l’addio dei colleghi
Un grave lutto ha colpito la redazione de La Repubblica e de La Stampa. La morte di Massimo Vincenzi scomparso a soli 48 anni, ha lasciato un grande vuoto nei suoi colleghi che hanno voluto rendergli omaggio ricordando la sua devozione al giornalismo a cui ha dedicato tutta la vita. “Se si doveva restare otto ore, lui ne rimaneva dieci, se c’era un’elezione politica e il lavoro chiamava agli straordinari, lui arrivava al mattino e se ne andava a notte fonda. Vita, lavoro e ancora lavoro e ancora lavoro. Non staccava mai“, si legge nel lungo e toccante addio che gli ha dedicato La Repubblica.
Dopo aver trascorso la maggior parte dei suoi anni professionali nella redazione de La Repubblica, quattro anni fa era passato alla redazione de La Stampa come vicedirettore. Oltre ad un amore viscerale per il giornalismo, Vincenvi, come scrive La Stampa, amava il teatro, la letteratura, il cinema, la musica, il jazz soprattutto e lo sport.
Un grande esempio di professionalità, umiltà, eleganza e di devozione al proprio lavoro. Tutti i colleghi lo ricordano con grande affetto svelando ai lettori anche un altro lato del suo carattere ovvero quel sarcasmo che lo portava anche a fare le battute da spoagliatoio.
Addio Massimo, una passione infinita per il giornalismo https://t.co/j4EwJY29fX via @repubblica #MassimoVincenzi
— أليسندرو (@Alessandro_Ill) March 26, 2020
Addio #MassimoVincenzi, genio e sregolatezza del giornalismo https://t.co/md9O7fBVId via @LaStampa
— Emanuele Carioti Ematube, la notizia non dorme mai (@emanuelecarioti) March 26, 2020
Addio Massimo. Hai vissuto come piaceva a te. Sulle montagne russe. Con il giornalismo nel sangue. Eri eccessivo straripante esibivi la tua timidezza in una maschera infantile ma. Ma di una professionalità assoluta. Ti abbiamo in tanti voluto bene. #massimovincenzi
— repetti stile libero (@reppomanuno) March 26, 2020
Vero dolore per la morte di #MassimoVincenzi, uno di noi @LaStampa @repubblica
— goffredo buccini (@GoffredoB) March 26, 2020
Nel giorno terribile della sua morte, dunque, i colleghi lo omaggiano con toccanti ricordi e parole d’affetto, amicizia e sincera ammirazione.