Covid-19, la Gdo blocca i prezzi contro le speculazioni

Alcuni marchi della grande distribuzione, da Coop a Carrefour, lanciano le campagne di prezzi fissi per almeno due mesi per sostenere le famiglie italiane nel cuore dell’emergenza da Covid-19

Covid-19
tessera spesa (pixabay)

La Gdo, al tempo del Covid-19, si organizza contro le speculazioni dei prezzi dei beni di prima necessità. Stop di cambio prezzo su tantissimi prodotti per un lunghissimo periodo da parte di alcune fra le più note catene di supermercati del nostro Paese.

Coop e Carrefour, in particolare, hanno infatti annunciato di aver messo uno stop al rialzo dei prezzi per circa due mesi. Un periodo nel quale i costi dei prodotti sugli scaffali dei market non subiranno modifiche per venire incontro agli italiani nel cuore dell’emergenza coronavirus.

Sì perché dall’inizio dell’allarme molti sono stati i casi di speculazione sui prezzi dei prodotti soprattutto di prima necessità. Gli italiani non possono muoversi e sono costretti a fare la spesa sotto casa. Devono attenersi dunque a quello che trovano senza poter fare confronti o muoversi per trovare le offerte più convenienti.

E proprio per questo non sono mancate le denunce da parte di Federconsumatori. “Molti prezzi, con atteggiamento spregiudicato e ingiustificabile, vengono ritoccati al rialzo”, ha tuonato l’associazione. il riferimento è ai pezzi troppo alti di beni importanti come prodotti alimentari, per l’igiene e la cura della persona, e dei detergenti per la casa. Proprio per questo era stata chiesta “un’attenta vigilanza al Mise, alle Forze dell’Ordine e all’Antitrust”.

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Covid-19, le iniziative dei principali market

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spesa (pixabay)

Proprio per questo la Coop, in primis, ha annunciato il blocco di 18 mila prodotti, a proprio marchio ma anche di altri, fino al 31 maggio. Si è accodato anche Carrefour Italia con prezzi fissi su oltre 500 articoli basici. Un’iniziativa questa partita già dal 19 marzo e che andrà avanti fino a metà maggio.

Per Carrefour si aggiunge un servizio tutto dedicato agli anziani: la spesa telefonica. Si è partiti da Milano e ora si arriverà anche in altre città come Genova, Firenze, Roma, Bergamo, Cagliari, Sassari avendo un’attenzione in più per tutti i clienti over 60.

Conad, invece, come specifica l’AdnKronos, non ha ancoa messo in campo delle specifiche azioni di contrasto alla speculazione. Nonostante questo rimane attiva l’operazione ‘Bassi&Fissi’ che da sempre tutela il potere di acquisto degli italiani proponendo i prodotti di uso quotidiano a prezzi bloccati e convenienti.

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