L’autocertificazione per rendere noto il motivo dei propri spostamenti, in virtù delle norme relative al contenimento dell’epidemia da Covid-19, è cambiato: dal 26 marzo il cittadino dovrà presentare un nuovo modulo alle Autorità.
Un nuovo modulo, il quarto dall’introduzione della limitazione degli spostamenti per gestire l’emergenza da Covid-19. A seguito del nuovo Dpcm emanato da Giuseppe Conte, ora i cittadini dovranno indicare la Regione di provenienza e quella nella quale intendono spostarsi. Il capo della Polizia Franco Gabrielli aveva già preannunciato ai Prefetti le nuove misure.
È cambiato per la quarta volta il modulo per autocertificare gli spostamenti. Dopo l’ultimo Dpcm di Giuseppe Conte le misure si sono fatte più stringenti e pertanto il cittadino dovrà inserire ulteriori dichiarazioni al momento del controllo da parte delle autorità. A preannunciare ai Prefetti le nuove direttive da seguire aveva già provveduto il capo della Polizia Franco Gabrielli.
Con il nuovo modulo chiunque dovesse essere fermato per un controllo da parte delle Autorità dovrà rendere nota la Regione dalla quale proviene e quella nella quale intende recarsi. Nello specifico all’interno della nuova autocertificazione bisognerà dichiarare: “di essere a conoscenza delle ulteriori limitazioni disposte con provvedimenti del Presidente della Regione____________________ (indicare la Regione di partenza) e del Presidente della Regione____________________(indicare la Regione di arrivo) e che lo spostamento rientra in uno dei casi consentiti dai medesimi provvedimenti ______________________ (indicare quale)“.
Con la precedente modifica, invece, era stata inserita la parte in cui il cittadino deve dichiarare “di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio previste dall’art. 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020, l’art. 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020, dall’art. 1 dell’Ordinanza del Ministro della salute 20 marzo 2020 concernenti le limitazioni alle possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale“.
A non mutare le tassative ipotesi che concerno le ragioni dello spostamento. Restano infatti:
– comprovate esigenze lavorative;
– assoluta urgenza (“per trasferimenti in comune diverso”, come previsto dall’art.1, comma 1, lettera b) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri22 marzo 2020);
– situazione di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere);
– motivi di salute.
Per scaricare e stampare il nuovo modulo editabile clicca qui.
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