Covid-19, parla l’esperto sul ritorno alla normalità: c’è una data ben precisa

L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, in ordine all’emergenza Covid-19, ha spiegato quand’è che si potrà tornare alla normalità: fino ad allora bisognerà continuare ad essere cauti.

Coronavirus
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Il Covid-19 ha fatto sprofondare il Pianeta in una sorta di baratro dove, ormai, le persone sono divise dal fatidico metro. Dove il contatto è negato: nessun abbraccio, nessuna stretta di mano. L’esistenza di ognuno, a causa del virus, è stata inghiottita dal vortice della paura.

La famosa battuta di un film diceva “Non può piovere per sempre“. Un’ovvietà che, però, trasposta all’attuale situazione non pare più essere tale. Quand’è che potrà tornarsi alla normalità? Durerà per sempre questa emergenza? Questo è l’annoso quesito che la stragrande maggioranza dell’umanità si sta ponendo. A fornire una previsione sui tempi di ripresa ci ha pensato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco. L’epidemiologo, professore all’università di Pisa ed ora a capo della task force regionale per l’emergenza coronavirus in Puglia ha individuato un momento ben preciso.

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Covid-19, Pier Luigi Lopalco: “Per il ritorno alla normalità bisognerà aspettare e avere cautela”

Hantavirus
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Per il ritorno alla normalità bisognerà aspettare e avere cautela“. Questo quanto dichiarato dal professor Pier Luigi Lopalco. Una risposta che ben fa comprendere come le modalità di uscita dall’emergenza non saranno repentine come quelle di entrata. L’epidemiologo, riporta la redazione di Globalist, ha fornito un quadro chiaro sull’attuale situazione, ma non tanto roseo. “La mia speranza è questa: riuscire a passare il grosso picco epidemico e nel frattempo che venga fuori il vaccino“. Per il porfessor Lopalco è questo l’obbiettivo, è questo l’esatto momento in cui si uscirà dall’emergenza: lo sviluppo di un vaccino e null’altro che potrebbe avvenire all’inizio del prossimo anno. La popolazione non può pensare che esita una cura efficace perché come accade per tutti i virus influenzali un farmaco iper efficace non esiste.

L’esperto ha proseguito sostenendo che per il momento e per il futuro l’unica cosa da fare è, e sarà, essere prudenti.

Nel gestire l’emergenza il Governo è stato oculato: ha messo in atto tutte le misure possibili

Il Governo ad avviso di Lopalco ha messo in atto ogni utile misura, non si poteva fare di più. Impossibile paragonare il modello cinese all’Italia perché il Paese del Dragone, afferma Lopalco, ha serrato completamente i confini dell’Hubei ponendo in essere misure brutali. Ma in quella regione gli aiuti arrivavano da tutto il resto del Paese. Se lo avesse fatto l’Italia era come aspettarsi che poi un’altra Nazione dell’UE si sarebbe premurata di fornirle tutto ciò di cui necessitava: dalle derrate alimentari al materiale sanitario. Impensabile.

Le misure di distanziamento, afferma Lopalco stanno funzionando: il picco di casi, infatti, lo si registra solo in Lombardia, il focolaio dell’epidemia. Il resto d’Italia non ha registrato eccessive impennate. Adesso, proprio in merito a tale ultima circostanza, ha spiegato l’epidemiologo bisognerà prestare attenzione. Tutte le Regioni, dovranno tramite un lavoro certosino premurarsi di domare ogni focolaio in modo da sedare il contagio.

In Lombardia non si può far altro che curare le persone

La Lombardia, come già precisato dal professor Lopalco, e come ben noto, è la Regione con maggior numero di contagi. Per lei la soluzione è una: “Se noi abbiamo un po’ di pazienza il rallentamento si vede anche in Lombardia. Ma soprattutto in Lombardia – afferma l’epidemiologo stando a quanto riporta la redazione di Globalistbisogna curare le persone, bisogna sforzarsi per curare le persone, non possiamo fare altro, quando c`è quel livello di circolazione del virus“.

Covid-19 non bisogna abbassare la guardia: “Guai a pensare di mollare”

Pier Luigi Lopalco, nel corso della sua intervista riportata da Globalist, è poi chiaro in ordine ad un aspetto. Nei prossimi giorni è probabile che si assisterà ad una leggera deflessione della curva epidemiologica, ma l’esperto avverte: “Guai a pensare di mollare. Io credo che nei prossimi giorni un rallentamento dei contagi si vedrà, ma guai a pensare che siamo fuori dal tunnel o che ormai abbiamo svoltato l’angolo, perché dietro l’angolo ci può essere un altro tunnel e un altro burrone“.

Non ci si può, dunque, illudere che di colpo si tornerà alla normalità. Ci vorrà del tempo, ma soprattutto ci vorrà cautela. Per Lopalco una cosa è certa: bisogna attendere il vaccino perché come poc’anzi rappresentato per i virus influenzali non esiste una cura radicale. In ogni caso l’epidemiologo ritiene che prima dell’estate sarà molto difficile mettere in campo strategie efficaci.

Il professore ha concluso affermando che il Covid-19 è un virus che non si può debellare, ma si può provare a tenerlo sotto controllo.

Il coronavirus seguirà l’andamento della spagnola

Quanto alla contagiosità del Covid-19 ed alla sua pericolosità il professor Pier Luigi Lopalco, nel corso dell’intervista pubblicata da Globalist, ha effettuato un parallelismo con la spagnola.

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“Il virus della spagnola ad esempio ha continuato a girare per decenni, fino all’altro ieri, ma dopo le ondate tragiche ha continuato a girare come un virus stagionale perché – afferma il professore stando a quanto riferisce il Globalistla popolazione umana si è adattata, ha sviluppato anticorpi e quindi il virus è diventato stagionale“. In sostanza, quello che accadrà con il Covid-19.

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