L’emergenza Covid-19 potrebbe mettere a rischio la racconta rifiuti da imballaggio: lo denuncia il Conai in una lettera al Premier Giuseppe Conte
Il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) lancia un nuovo allarme in piena emergenza Covid-19. Una situazione che potrebbe mettere a rischio la raccolta dei rifiuti da imballaggio. Ne parla apertamente il Conai sottolineando la presenza di “problemi indifferibili per l’intera filiera della gestione della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio“. Per questa ragione il Consorzio, data la sua veste di supporto dei Comuni italiani e cittadini per quanto riguarda la raccolta, il riciclo e il recupero di questi rifiuti, ha deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio, al Capo della Protezione Civile, ai ministri competenti e al Presidente dell’Anci.
Lo scopo è quello di ottenere immediatamente un faccia a faccia con il Governo e le Regione al fine di evitare il rischio che le filiere si saturino. La denuncia del Conai è che si sta verificando la cancellazione di molti ordini di materia prima seconda, vale a dire di quella materia derivata da riciclo, a causa del blocco delle attività produttive non strategiche.
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Covid-19, raccolta rifiuti da imballaggio a rischio | L’allarme del presidente Conai
In breve tempo la conseguenza di ciò potrebbe essere il blocco di almeno parte dei ritiri di rifiuti selezionati usati per realizzare materia riciclata da parte dei riciclatori. Stanno aumentando gli stoccaggi in ogni piattaforma di conferimento e selezione dei rifiuti, in cui i limiti autorizzati causeranno tra non molto la sospensione dell’attività di raccolta. Giorgio Quagliuolo, presidente Conai, dichiara. “La compromissione delle attività presidiate da Conai può mettere a repentaglio la raccolta differenziata“. Inoltre, sempre secondo il numero uno del Consorzio, tutto ciò determinerebbe conseguenze molto gravi “sul sistema di gestione dei rifiuti urbani, già congestionato“.
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Per tale ragione l’uomo si auspica “l’urgente adozione di interventi specifici e utili a preservare il comparto ma soprattutto l’ambiente“.