Il cantante Fedez denuncia chi ha rubato le foto di Leone dicendo che è morto di coronavirus. Asfalto in diretta con tag del profilo
Si dice essere senza parole Fedez nelle sue Stories di Instagram nelle quali denuncia il furto delle foto di suo figlio Leone. Non un post innocente quello fatto con le foto del bambino di Fedez e Chiara Ferragni che ha appena compiuto due anni. Ma un post per invitare la gente a restare in casa in piena emergenza coronavirus.
Davvero di cattivo gusto se si aggiunge che le foto di Leone in pigiama sono state spacciate come quelle del proprio figlio morto a causa del virus che sta facendo tremare il mondo intero. “Questa notte il Covid-19 si è portato via mio figlio, Leone di 2 anni e mezzo… Non è vero che solo gli anziani malati muoiono. State a casa” recita il testo del post.
Il figlio del cantante e della influencer è riconoscibilissimo. Chi segue i due conosce bene Lello, come lo chiamano i genitori, sempre presente nella quotidianità condivisa sui social.
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Fedez asfalta l’hater in diretta
Non ci ha pensato due volte Fedez a parlare dell’accaduto. Appena appresa la notizia dell’hater che ha rubato le foto del figlio dicendo che era morto per coronavirus lo ha mostrato al mondo intero. Si perché oltre al far vedere il post in questione dove si riconosce chiaramente Leone il rapper ha taggato anche il profilo che si è reso protagonista di questa brutta storia.
Un asfalto totale in diretta Instagram. Fedez ha denunciato come l’hater abbia compiuto questo gesto solo per ricevere delle attenzioni. Proprio per questo, ha spiegato il marito della Ferragni, è giusto “dare l’attenzione che si merita”. Ed è così che mostra il tag del profilo. Fa i complimenti all’hater e dice ironicamente di aver vinto la medaglia del giorno. Sì quella di cog*****.
Una storia davvero triste quella che ha coinvolto i Ferragnez considerando che ogni giorno, davvero, nel nostro Paese e nel mondo, muoiono purtroppo centinaia di persona a causa del coronavirus.
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E i due famosissimi ragazzi si stanno battendo tanto per invitare la gente a rimanere a casa mostrando ancora di più la loro quarantena in casa. Oltre a ciò sono stati tra i primi a lanciare una raccolta fondi per gli ospedali del Nord e in particolare il San Raffaele di Milano nel cuore dell’emergenza.