È terminato il periodo di “quarantena” per la Juventus, iniziato dopo la positività al tampone per il Covid-19 di Daniele Rugani. Adesso sussisterebbe il rischio che molti giocatori lascino Torino per rientrare in patria.
La Juventus ha terminato l’isolamento domiciliare volontario. Tutto era iniziato mercoledì 11 marzo, quando il difensore Daniele Rugani era risultato positivo al test del Covid-19 che ha costretto i giocatori, l’allenatore Maurizio Sarri e lo staff bianconero ad una quarantena di 14 giorni che si è conclusa ieri. Durante queste due settimane è arrivata la notizia della positività di altri due calciatori del club: Blaise Matuidi e Paulo Dybala, che come Rugani, hanno rassicurato di star bene. Nonostante l’emergenza, però, non sono mancate le polemiche, considerato che alcuni giocatori hanno lasciato Torino durante questo periodo ottenendo le autorizzazioni.
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Si è concluso alla mezzanotte tra mercoledì 25 e giovedì 26 marzo la “quarantena” della Juventus. I giocatori, l’allenatore Sarri e lo staff si trovavano, difatti, in isolamento domiciliare volontario in seguito alla positività al tampone del difensore Daniele Rugani. Il giocatore classe 1994 si è sottoposto al test per il Covid-19 risultando positivo mercoledì 11 marzo, circostanza che ha fatto scattare i provvedimenti del caso. Positiva anche la fidanzata del giocatore, Michela Persico. Durante questo periodo sono risultati positivi al coronavirus anche Blaise Matuidi e Paulo Dybala. La quarantena, però, non è stata terminata da tutti gli uomini di Sarri a Torino, dato che alcuni hanno deciso di lasciare l’Italia in questi giorni.
Il primo è stato Cristiano Ronaldo partito per il Portogallo l’8 marzo per far visita alla madre colpita da un ictus. Ancor prima, dunque, del caso Rugani. A CR7 si sono poi aggiunti, dopo aver fatto il test ed ottenute le autorizzazioni, Gonzalo Higuain, volato in Argentina, Sami Khedira in Germania, Miralem Pjanic in Lussemburgo ed infine Douglas Costa rientrato in Brasile venerdì scorso. Come riporta Il Corriere dello Sport, adesso finita la quarantena, non è escluso che altri giocatori possano lasciare Torino per rientrare in patria. In ogni caso come i cinque giocatori chiunque poi facesse ritorno in Italia, come previsto dalla legge, dovrà rispettare 14 giorni di isolamento fiduciario in attesa di ricominciare poi ad allenarsi con la squadra.
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Per la ripresa dell’attività sia in degli allenamenti sia delle competizioni non c’è ancora chiarezza considerata l’emergenza. Ad oggi l’ipotesi più ottimistica è quella secondo la quale le squadre di Serie A dovrebbero tornare in campo il 3 maggio. Il campionato dovrebbe poi terminare in estate, dato il rinvio ufficiale degli Europei.
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