A Wuhan riparte la vita, anche se con ancora degli obblighi cui dovere sottostare, ma la situazione Coronavirus Cina ha superato il peggio.
La vita riprende a Wuhan. La crisi connessa al dilagare del Coronavirus in Cina sembra essere tornata ampiamente sotto controllo. Del resto i numeri che riguardano i casi di contagi e di decessi di quella che è ritenuta la fonte dove tutto è nato, a dicembre 2019, parlano chiaro. Le statistiche riferiscono di zero casi interni e di altrettanti mancati decessi da circa una settimana e più ormai. Le situazioni che riguardano persone infette ci sono ma solo perché sono dei casi di ritorno, di gente proveniente dall’estero. Nella giornata del 27 marzo erano stati circa 54, molti meno nei giorni precedenti. Ora bisognerà arginare proprio coloro che, da ammalati (spesso senza saperlo perché asintomatici) rientrano a Wuhan con il Coronavirus.
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Coronavirus Cina, Wuhan riparte con fierezza
Nel frattempo la vita sta ripartendo ed offre finalmente dei primi scorci di normalità. Lì per prima nel mondo la gente aveva conosciuto la pesantezza della quarantena e quanto opprimente fosse il dovere vivere per forza da reclusi in casa. Senza più la libertà di potere fare tante cose. Ora stanno facendo il giro del mondo le immagini di un treno ad alta velocità che è entrato nella locale, modernissima stazione ferroviaria. E dal quale sono scese tante persone che non vedevano i loro cari da mesi. Da Wuhan non si può ancora uscire, ma finalmente è permesso ora entrare. Per ora soltanto via treno. Ma resta ancora della strada da fare prima di poter parlare di vera e propria normalità. Intanto negli ospedali continuano ad esserci circa 800 malati affetti da Covid-19, in tutta la provincia.
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Ma ci sono ancora alcune limitazioni necessarie
Ma riaprono le poste, alcune tratte ferroviarie e della metro hanno ripreso a funzionare ed ora c’è un pò più di ottimismo. Certo, in alcune aree della città permane il coprifuoco perché si tratta di zone ritenute più a rischio rispetto ad altre. E Wuhan poi è enorme, parliamo di una megalopoli da ben 11 ed oltre milioni di abitanti. Intanto però da quelle parti circola una data che potrebbe essere significativa. Si tratta dell’8 aprile, giorno in cui effettivamente poi l’intera città potrebbe essere riaperta. Il tutto però con la massima cautela, perché si vuole evitare a tutti i costi un secondo, eventuale nuovo rischio di epidemia. Per meglio monitorare la situazione, tutti i cittadini si devono munire di certificati sanitari digitali.
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In base alla colorazione assegnata dopo avere stabilito tutti i fattori in gioco, una persona può ottenere disco verde, giallo o rosso a seconda del proprio stato di salute. Col primo si è perfettamente sani. Col secondo si è invece a rischio e con il rosso c’è da rispettare la quarantena obbligatoria. Così come obbligatorio resta comunque l’uso della mascherina.