Consueto appuntamento con la Protezione Civile con guariti e decessi a causa del Covid-19, che ha messo in ginocchio il nostro Paese e non solo.
Coronavirus in Italia, i numeri di oggi sabato 28 marzo. Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile , con il capo Borrelli al rientro dopo una leggera influenza, oggi i positivi sono stati 3.651 (ieri erano 4.401), 889 i morti (969 ieri), i guariti sono 1.434 contro i 589 di ieri.
I decessi totali invece hanno superato i 10mila. Ora, il numero di contagiati complessivi dall’inizio dell’emergenza qui in Italia sono 92.472, dei quali 12.384 sono guariti e 10.023 sono deceduti. Al momento, le persone positive al coronavirus in Italia sono 70.065. Rispetto alla giornata di venerdì 28 marzo, i contagi sono aumentati di 3.651 persone (ieri erano aumentati di 4.401). Sono 3.856 i malati in terapia intensiva, 124 in più rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare presso le loro abitazioni sono 39.533 su 70.065: il 56,4% del totale
Il totale dei casi è di 92.472 cui vanno sottratte le 10.023 vittime e i 12.384 guariti per avere il numero degli attualmente positivi.
L’assessore al Welfare Gallera, ha parlato dei numeri della Regione Lombardia.
I casi di contagio nella regione più colpita dal Covid- 19, sono saliti a 39.415 (2.117 in più rispetto a venerdì), mentre i decessi hanno raggiunto quota 5.944 (+542). Una buona notizia : sono calati i casi di ricoveri: 11.152 (+15), di cui 1.319 in terapia intensiva. Lo ha riferito l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera
Arrivano notizie sempre più drammatiche dalla bergamasca. La situazione delle Rsa e dei centri diurni che “in soli venti giorni hanno visto oltre 600 decessi su 6.400 posti letto”: hanno parlato in questi termini i responsabili delle strutture in una lettera di richiesta di sostegno indirizzata all’Ats e alla Regione. “Mentre scriviamo la situazione – si legge nella lettera del 25 marzo – continua ad evolvere in peggio. Siamo in ginocchio anche sul versante operativo perché quasi duemila dei cinquemila operatori risultano assenti per malattia, quarantena o isolamento”.
Tre tamponi ci sono voluto per accertare la positività al Coronavirus di un piccolo di Marsala di tre anni ricoverato nel nosocomio Di Cristina di Palermo. Successivamente i tamponi sono stati eseguiti anche a due infermieri e un dottore del reparto di Cardiologica pediatrica entrati in contatto con lui.
Lo sanno bene i dipendenti di un supermercato Lidl di Palermo, sottoposto due giorni fa ad un vero e proprio assalto da parte di circa 20 persone. Gli scalmanati sono entrati nel punto vendita, riempiendo diversi carrelli. Poi hanno provato a forzare le barriere alle casse, urlando di non avere soldi per pagare la spesa. Una versione confermata da diversi testimoni presenti. L’intervento di polizia e carabinieri, giunti sul posto entro pochi minuti, ha riportato la calma. Nel frattempo all’esterno c’erano diverse altre persone che attendevano pazientemente in fila il proprio turno per comprare provviste.
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Organi di stampa ora riferiscono del rischio di rivolte in particolare proprio al Sud. Anche se il nervosismo per la situazione Covid 19 Italia tiene in scacco l’intero Paese. Il Governo più volte ha puntualizzato che la disponibilità dei beni di prima necessità è garantita e ci sarà sempre. E che nel decreto Salva Italia c’è la ferma intenzione di aiutare non solo aziende e lavoratori, ma anche le fasce di popolazione meno protette, come i pensionati, i disoccupati e buona parte dei lavoratori autonomi titolari di partita Iva. Sui social network c’è chi si lamenta di questo obbligo di dover restare a casa.
Magari potrebbero esserci dei casi di soggetti asintomatici, ma il loro caso ha attirato l’attenzione della comunità scientifica. Al punto che ora sarebbe emersa la volontà di esaminare il sangue di alcuni abitanti di Ferrera Erbognone. Ne parla il quotidiano ‘La Provincia Pavese’, che riferisce dell’obiettivo di scovare possibili anticorpi in grado di contrastare adeguatamente l’agente patogeno portatore del Coronavirus. Fino al prossimo 2 aprile avverrà proprio un apposito esame ematochimico in un laboratorio di Sannazzaro, al quale potranno prenotarsi dei soggetti volontari per fornire campioni del proprio sangue.
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Il motivo per il quale non si è ancora verificato un singolo caso di contagio da Covid-19 potrebbe magari nascondere qualche risvolto tanto inaspettato quanto sperato. I campioni verranno sottoposti ad approfondite analisi da parte del Policlinico ‘San Matteo’ di Pavia e del Comitato scientifico della Regione Lombardia.
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