Covid-19, la ministra degli interni Luciana Lamorgese ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha spiegato il suo punto di vista sulla riapertura totale.
Il coronavirus continua a diffondersi in Italia: il nostro paese sta affrontando il momento più duro dall’inizio della pandemia con il numero dei morti che continua ad aumentare. Il governo, per cercare di ridurre il contagio, ha emanato alcuni decreti per imporre il divieto di spostamenti – si può uscire da casa solo per fare la spesa, per motivi salutari o per motivi eccezionali- e blocco totale di moltissime attività commerciali. Il prossimo 3 aprile scade il decreto firmato il 22 marzo dal premier Giuseppe Conte. Le misure, con molta probabilità, saranno prorogate fino al 18 aprile. Gli esperti sono favorevoli ad allungare il periodo di blocco totale per fronteggiare l’emergenza. Matteo Renzi, però, ha dichiarato che bisognerebbe prendere in considerazione l’idea di riaprire le fabbriche prima di Pasqua per ridare lavoro ai numerosi operai che si ritrovano a casa e per ridare forza al sistema economico dell’Italia. Come se non bastasse, l’ex Premier ha anche ipotizzato una riapertura delle scuole per il 4 maggio. Le parole del nativo di Firenze hanno scatenato una pesante reazione da parte degli esperti. Il virologo Roberto Burioni ha definito “irrealistico” tale scenario. Anche l’attuale ministra degli interni, Luciana Lamorgese, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare della riapertura del Paese.
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Covid-19, le parole della ministra Lamorgese
Luciana Lamorghese ha parlato ai microfoni di SkyTg24. “Il 3 aprile è troppo presto per riaprire. Le decisioni verranno prese man mano”. La ministra degli interni ha spiegato che i dati degli ultimi giorni sono ancora allarmanti e che bisognerà prendere la decisione di riapertura del paese quando la situazione inizierà a stabilizzarsi. “Se vediamo i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto. Le decisioni verranno prese quando la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi”.
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I numeri della giornata odierna sono ancora allarmanti. Si registrano 3.651 casi positivi in più con 889 decessi. Aumentano i guariti: è record con 1.434 in più rispetto a ieri.