Covid-19, tensioni tra Conte e Merkel al vertice Ue: il retroscena

Covid-19, nella serata di ieri c’è stata una videoconferenza tra 27 capi di Governo. Tensioni tra Giuseppe Conte e la Merkel.

Giuseppe Conte
Il premier Giuseppe Conte (Getty Images)

Il coronavirus continua a mettere in ginocchio i sistemi sanitari dei paesi europei e del mondo. Nella giornata di ieri c’è stato un vertice dei leader dell’Ue in teleconferenza per valutare le misure da adottare per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, ha spiegato che ci sono stati progressi dall’Eurogruppo e che verranno presentate proposte entro due settimane. Nelle conclusioni non compare più il riferimento al Mes. Con questo strumento si assicura assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà. Il fondo, tuttavia, emette dei prestiti ma a condizioni molto severe. Il Mes piace ai leader europei ma è rigettato da Giuseppe Conte, premier dell’Italia, e dalla Spagna. Il presidente del consiglio dei ministri, infatti, sta richiedendo a gran voce l’utilizzo degli eurobond, ossia un meccanismo solidale di distribuzione del debito pubblico dei paesi europei. Stando alle ultime notizie, durante il corso delle sei ore di teleconferenza, ci sarebbe stato uno scontro tra Conte e la Merkel.

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Covid-19, il retroscena sul vertice UE

Coronavirus
Riunione dei capi delegazione (Ansa.it)

Conte ha confermato davanti ai leader europei che non ha intenzione di firmare le conclusioni del vertice qualora fosse citato il Mes. Angela Merkel, rimasta in disparte per molto tempo, avrebbe controbattuto dichiarando che il Mes è l’unico strumento per contrastare la crisi. Il premier italiano, quindi, avrebbe semplicemente risposto dichiarando che il Mes è uno strumento disegnato per quei paesi che hanno commesso errori, e non per una problematica comune a tutti. I paesi europei sono spaccati tra di loro e non hanno un punto in comune. Macron, leader della Francia, avrebbe appoggiato le idee di Conte. L’Olanda, dal canto suo, avrebbe ribadito il suo no ai coronabond.

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Bandiera Unione Europea (foto Pixabay)

Nelle prossime due settimane gli stati europei dovranno trovare un’intesa per risanare l’economia dopo questi mesi difficilissimi per la lotta al covid-19.

 

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