Covid-19, allarme del magistrato anti-mafia Di Matteo

Allarme del magistrato antimafia. Le aziende a corto di liquidità in questo delicato momento potrebbero finire nel mirino dei mafiosi

foto dal web

Allarme del magistrato antimafia. Le aziende a corto di liquidità in questo delicato momento potrebbero finire nel mirino dei mafiosi. Lo afferma Nino Di Matteo, uno di quei magistrati che conosce bene come si muove la criminalità organizzata. Di Matteo è preoccupato anche perchè le sue ipotesi sono confortate dalle indagini degli investigatori: “E’ un altro terribile contagio che dobbiamo scongiurare in questo momento: l’economia legale rischia di essere infettata ancora di più dalle mafie. La mafia punta a prendersi le aziende in crisi. E’ l’allarme dei nostri investigatori, che sono i migliori al mondo sul fronte della lotta alle mafie”. Il magistrato punta il dito sulle difficoltà economiche dovute alla crisi momentanea. Le aziende sono ferme e possono avere bisogno di liquidità: “I padrini e i loro complici – spiega – potrebbero già avere iniziato a contattare imprenditori e commercianti assaliti dalla crisi economica, offrendo ingenti disponibilità di liquidità, magari sotto forma di prestiti“.

L’allarme del magistrato: la soluzione

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Fascette di soldi (foto Pixabay)

Dietro i primi segnali di rivolta sociale secondo Di Matteo potrebbe anche esserci una regia criminale. Lo stesso intervento volto a donare viveri al popolo in determinate zone del paese potrebbe essere un disegno univoco. Catturare consensi, creare proseliti, o mettere i bisognosi spalle al muro:

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“Le mafie potrebbero anche soffiare sul fuoco del malcontento per alimentare odio nei confronti delle istituzioni.“ Secondo Di Matteo dinanzi a tali ipotesi è necessario che lo Stato intervenga a sostegno di quelle categorie che possono dare spazio alla criminalità.

 

 

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