Il gestore di un’agenzia di portierato e accoglienza di Milano ha raccontato quanto avviene nei supermercati durante l’emergenza Covid-19 che sta affrontando l’Italia.
L’Italia sta attraversando uno dei momenti più bui della storia a causa dell’emergenza coronavirus. L’epidemia, che ha provocato in poco più di un mese oltre 10mila decessi, ha completamente bloccato il Paese con l’economia ferma ed i cittadini costretti a rimanere chiusi in casa potendo uscire solo in caso di necessità. Una testimonianza della delicata situazione che sta vivendo il Paese arriva da Sergio Flores, gestore di un’agenzia di portierato e accoglienza di Milano che da giorni si occupa di controllare gli ingressi e le casse dei supermercati per via dell’emergenza da Covid-19.
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Una situazione drammatica quella che il Paese sta affrontando ormai da oltre un mese. L’emergenza coronavirus ha costretto il Governo ad emanare dei decreti con misure di contenimento per evitare il contagio. I cittadini possono lasciare la propria abitazione solo in casi di necessità, tra i quali rientra quello di fare la spesa. Per queste ragioni davanti ai supermarket si creano code con la gente costretta ad aspettare per comprare quanto serve. In merito ha rilasciato la propria testimonianza alla redazione de Il Giornale Sergio Flores, gestore di un’agenzia di portierato e accoglienza milanese. Da giorni i dipendenti dell’agenzia sono impegnati nel controllo di ingressi e casse dei supermercati per via dell’emergenza. “All’inizio -spiega Flores al Giornale– quando non si era compreso che la situazione fosse così grave, in molti, direi la maggior parte, non portavano la mascherina e non prendevano nemmeno in considerazione l’idea di poterlo fare. Poi la gente ha compreso il pericolo ed è diventata man mano molto più responsabile, anche se in alcune zone della città si assiste ancora a vere e proprie esplosioni di insofferenza, d’intolleranza per le regole da seguire al fine di evitare il contagio da Covid-19“.
Flores poi prosegue spiegando che in alcuni quartieri di periferia i suoi dipendenti hanno assistito a reazioni incredibili che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine in più di un’occasione. Nel dettaglio il gestore dell’agenzia racconta di una coppia che si era intestardita nel voler entrare insieme a fare la spesa all’interno del punto vendita. Ciò violando apertamente le norme anticontagio. I dapprima si sarebbero esibiti in una sceneggiata e poi si sarebbero allontanati. Tuttavia non l’avrebbero fatto perchè resisi conto del loro errore, ma per tornare muniti di un coltello. L’uomo aveva infatti reperito l’arma all’interno della propria auto. A stupire Flores sarebbe stato l’atteggiamento degli altri astanti che una volta sedata la coppia si sarebbero recati nel parcheggio per segnarsi la targa dell’auto e rendere più agevole l’identificazione dei due alle autorità. Il gestore dell’agenzia racconta un altro episodio accaduto nella stessa zona, ma in un supermercato diverso, dove un suo dipendente è stato aggredito da due donne straniere, madre e figlia. Stesso copione dice Sergio Flores. Anche loro pretendevano di entrare insieme all’interno del supermercato. Tra urla e imprecazioni una delle due, la madre, avrebbe sferrato un pugno in pieno volto ad uno dei suoi dipendenti. La figlia poi avrebbe infierito, calciando più volte gli stinchi dell’addetto della ditta di Flores. Anche i quel frangente, riporta Il Giornale stando a quanto riferito dal titolare dell’azienda di portierato, sarebbero intervenute le Forze dell’Ordine.
“Mi pare evidente – conclude Flores- che, a seconda delle aree della città, le disposizioni del decreto per contenere il virus sono state recepite diversamente. Nei supermercati più centrali i clienti all’ingresso sono molto attenti, chiedono, ringraziano il personale dell’accoglienza e alle casse tengono anche più di due metri di distanza l’uno dall’altra“.
Il quadro dipinto dal gestore fa emergere ancor di più le difficoltà che i cittadini si stanno trovando ad affrontare in questi giorni.
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