In Olanda, ai più anziani viene chiesto di sottoscrivere una specie di contratto in cui devono esplicitare, nell’eventualità in cui dovessero contrarre il Covid-19, se optare per una lunga ventilazione o l’eutanasia.
Una pratica che sta facendo discutere l’intera Comunità Europea quella messa in atto dai medici di famiglia olandesi. Questi ultimi, riporta Il Giornale, proporrebbero ai propri pazienti più anziani una specie di contratto. A rendere sconvolgente la vicenda è il suo contenuto: i loro assisti sono chiamati a scegliere, qualora dovessero contrarre il Covid-19, se essere sottoposti a lunga ventilazione o all’eutanasia. Un argomento ancora tabù per molti, credenti e non. Un argomento che non di rado divide le opinioni di cittadini e politici e che, soprattutto in Paesi come l’Italia, non è neppure contemplabile.
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Covid-19 Olanda, agli anziani chiesto di firmare un contratto
Ad ogni azione è sottesa una ragione. La proposta, ritenuta aberrante, dei medici di famiglia olandesi di far sottoscrivere un contratto ai più anziani ha una ratio ben precisa. Evitare gli affollamenti negli ospedali e scongiurare il collasso dei reparti di terapia intensiva. Una questione puramente “economica” quella che ha spinto le autorità sanitarie ad impartire la direttiva.
In sostanza i medici di famiglia contattano i loro pazienti più anziani chiedendo loro, in caso di positività al Covid-19, se curarsi rimanendo attaccati ai respiratori o lasciare che la malattia segua il suo corso. I destinatari della telefonata, ovviamente, dovranno sottoscrivere un contratto contenente la scelta effettuata.
Come già rappresentato, da un lato può sembrare una pratica agghiacciante (così l’ha definita la leader del Partito per la Libertà, Geert Wilders). Dall’altro, ritengono le autorità sanitarie, però non può sottacersi il fatto che gli ospedali iniziano ad essere sovraffollati. E che bisogna pensare a pazienti più giovani ed in salute che hanno maggior possibilità di sopravvivere. In Olanda si parla di circa 9mila casi di contagio ed i decessi avrebbero già raggiunto le 700 unità. Ciò, nonostante il lockdown imposto.
Al momento, riporta Il Giornale, il Parlamento Olandese sta discutendo circa l’introduzione dell’eutanasia per “vita completata”. Scelta percorribile non perché giunti a fine vita a causa di gravi patologie, ad esempio. Ma perché raggiunta una determinata età. Un’ipotesi entrata nelle camere di discussione del Governo olandese nel gennaio del 2019 e che sarebbe già dovuta giungere ad un termine. Purtroppo a causa dell’emergenza resta ancora dibattito aperto.
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Per comprendere la portata e gli effetti della scelta è stato chiamato in causa il Dipartimento di Etica della cura dell’Università degli Studi umanistici, a Utrecht.