Si muovono i soldi e s’infervora la battaglia tra Nord e Sud. Il consigliere di San Luca Klaus Davi accusa il Settentrione di essere complice
Si muovono i soldi e s’infervora la battaglia tra Nord e Sud. Il consigliere di San Luca Klaus Davi accusa il Settentrione di essere complice dell’arretratezza del sistema sanitario meridionale, e non solo. La questione meridionale, o meglio dire, la faccenda Nord-Sud si riscalda notevolmente nelle ultime giornate d’emergenza. Dopo l’attacco fortissimo del consigliere lombardo della Lega Nord Corbetta, secondo il quale sarebbe vergognoso destinare più soldi per la povertà ai comuni del meridione, è partito un altro coro dal profondo Mezzogiorno d’Italia. “L’impoverimento del sud, come ha riferito a Report su Rai tre, è stato frutto di un preciso disegno politico trasversale che purtroppo ha coinvolto anche la sinistra. Con la scusa dell’Expo per non parlare dello scientifico potenziamento della sanità privata del nord costruito per obbligare milioni di meridionali a curarsi nelle cliniche degli industriali del nord , non sono stati frutto di un caso” .
Si muovono i soldi e parte la battaglia: l’accusa
Il consigliere ha poi attaccato duramente la classe politica locale della sua area geografica. Secondo Davi la sanità è stata un po’ lasciata a se stessa in Calabria: “Ma avete mai visto un politico preoccuparsi dell’ospedale di Locri! Non interessava a nessuno e ora temono le rivolte! Siamo al ridicolo! .” ha dichiarato Klaus Davi.
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Accuse pesanti fatte nel bel mezzo dell’emergenza che invece di unire, sottolinea le divergenze ormai acute tra le due parti del paese. Uno Stato miope e forse complice ha portato certamente a creare due “Italie” e il regionalismo della sanità ha acuito la faccenda.
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