Il premier Conte rilancia l’attacco alla Germania durante un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais: una nuova stoccata
Il premier Conte rilancia l’attacco alla Germania durante un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais: una nuova stoccata ai tedeschi e alla Merkel, vera regista della chiusura all’Italia sugli eurobond, o coronabond: “Alcuni Paesi non comprendono le forti restrizioni che questa emergenza produrrà nella sfera economica. L’Italia e la Spagna sono le più esposte al momento, ma lo saranno tutti. I numeri, purtroppo, stanno aumentando in tutti i paesi ed è un’emergenza sanitaria ed economica che colpisce l’intera Ue. Ma anche quei Paesi ragionano con uno sguardo vecchio, superato. Un’ottica inadeguata per questa crisi”. Conte si riferisce al fatto che la Germania vorrebbe si usassero gli strumenti già previsti dall’Unione. Il punto è che questi sono gli stessi che hanno visto soccombere la Grecia, la famosa Troika, e gli stessi che hanno costretto l’Italia all’austerity dell’era Monti.
La nuova stoccata, la soluzione e la “minaccia”
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“Per uscire dalla crisi economica del coronavirus serve “uno strumento di debito europeo comune” ma “l’Italia non chiede di condividere il debito pubblico accumulato. Tale debito rimarrà in capo a ciascun Paese”. In pratica Conte vuole nello stesso tempo rassicurare i tedeschi sul fatto che non si chiede di distribuire il debito contratto nel passato con altri paesi. La condivisione che avverrebbe attraverso i coronabond riguardano in maniera esclusiva gli investimenti necessari per fronteggiare la crisi post epidemica.
Poi minaccia quasi la fine dell’Europa senza una svolta: “Se l’Ue non è all’altezza della sua vocazione e del suo ruolo in questa situazione storica, i cittadini avranno più fiducia in essa o la perderanno definitivamente?”. Un interrogativo retorico che chiama all’attenzione i tedeschi.
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