Covid-19%2C+il+parere+dell%E2%80%99esperto+sulla+durata+dell%E2%80%99epidemia
yeslifeit
/2020/03/31/covid-19-luciano-gattinoni-previsioni-sono-giusto-previsioni/amp/
News

Covid-19, il parere dell’esperto sulla durata dell’epidemia

Il professore emerito dell’Università di Göttingen Luciano Gattinoni in un’intervista alla redazione de Il Tempo ha parlato dell’epidemia di Covid-19 che ha colpito l’Italia.

(Getty Images)

Nella giornata di ieri in Italia, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, si sono superati i 100mila casi di soggetti positivi da Covid-19, ma si è registrato un calo nei casi di contagio: 1.648 in più rispetto a domenica. A questo dato confortante si è aggiunto anche quello in merito ai guariti che in un solo giorno ha raggiunto i 1.590 (record da quando si è diffusa l’epidemia). In merito all’emergenza scoppiata in Italia ha parlato il professore emerito dell’Università di Göttingen (Germania) Luciano Gattinoni in un’intervista rilasciata alla redazione de Il Tempo.

Leggi anche —> Covid-19, il virus “inganna” i medici: niente febbre e sintomi che sembrano quelli di altre malattie

Covid-19, il professor Luciano Gattinoni: “La cosa migliore è stare tranquilli, chiusi a casa perché ognuno di noi è un potenziale virus”

(Getty Images)

Luciano Gattinoni, professore emerito dell’Università di Göttingen, ha parlato dell’emergenza da Covid-19 in un’intervista alla redazione de Il Tempo. In merito ai dati di mortalità tra Italia e Germania, rispettivamente sopra l’11% e sotto l’1%, Gattinoni ha affermato che non vi è una spiegazione precisa e si possono solo avanzare delle ipotesi per i dati che si hanno “non sono perfetti“. “Per sapere esattamente di cosa parliamo -prosegue il professore emerito a Il Temponon è tanto il dato della mortalità in genere ma bisognerebbe sapere quanti e qual è la mortalità dei pazienti che sono stati ricoverati, quanti di questi pazienti sono stati trasferiti in terapia intensiva, come è la mortalità di quelli in terapia intensiva e la mortalità di quelli fuori. Questi sarebbero i dati certi. Il resto della mortalità dipende dal denominatore perché il numero che danno dei contagiati è abbastanza ridicolo. Perché probabilmente i contagiati sono 5, 10, 15 volte tanto“. Gattinoni soffermandosi su questi dati afferma che il problema non è l’ospedalizzazione, ma la mancanza di una cura perfetta per stroncare il virus e per questo bisognerà attendere un calo dei contagi e dei ricoveri per capire la mortalità.

Alla domanda del giornalista se il numero delle terapie intensive possa risultare determinante, Gattinoni ha spiegato che sicuramente è importante, ma risulterebbe impensabile avere un numero di terapie intensive che allo stesso tempo permetta di ricoverare il numero di malati che si registra in una situazione di simile emergenza. In merito all’ipotesi avanzata in questi giorni, secondo la quale chi sia vaccinato contro influenza stagionale o tubercolosi possa essere più protetto, Gattinoni crede sia sbagliato. “La vaccinazione – riferisce a Il Temposerve contro degli antigeni specifici e non mi risulta che il bacillo di Koch abbia degli antigeni specifici simili a quelli del coronavirus. Per quello dell’influenza poi mi sembra che la prova provata che non siamo protetti, dato che quasi tutti lo abbiamo fatto, si abbia dal guardare la contagiosità del virus“.

Sulla durata dell’epidemia non ci sono dati certi

Sulla durata dell’epidemia Gattinoni non si sbilancia: “È prematuro dirlo. Quello che dobbiamo fare è, giorno dopo giorno, affrontare questa situazione al meglio delle nostre capacità. Dopodiché lasciamo che si sviluppino i modelli matematici, lasciamo che si accumulino le conoscenze, che si confrontino gli studiosi del settore. E poi vediamo cosa succede. Le previsioni sono giusto previsioni. Quante volte abbiamo sentito dire, tra dieci giorni vedremo, tra dieci giorni vedremo, tra dieci giorni vedremo, e intanto  ne sono passati trenta“.

Il professore conclude raccomandando di rispettare le misure di contenimento che per quanto possano danneggiare la socialità sono fondamentali per evitare il contagio: “La cosa migliore è stare tranquilli, chiusi a casa perché ognuno di noi è un potenziale virus. In Germania? Io sono a Göttingen: qui se alle persone dici di rimanere in casa, lo fanno. Noi adesso abbiamo tre pazienti in rianimazione e abbiamo ancora molti posti, ma tutto si svolge ordinatamente”. 

Leggi anche —> Muore bambina di 12 anni | è la vittima più giovane del Coronavirus

“Credo che il caso italiano – ha chiosato il professore– sia servito molto nel mondo, abbia insegnato. La differenza che c’è tra i tedeschi e gli italiani è che gli italiani non sono tedeschi. Le regole, diciamo, i tedeschi tendono a seguirle un filo di più di quanto facciamo noi in Italia“.

 

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

9 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

9 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

9 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

9 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

10 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

12 mesi ago